La Francia si imbarca per l'ottava crociata di Enrico Benedetto

La Francia si imbarca per l'ottava crociata La Francia si imbarca per l'ottava crociata Dopo la retata di ultra algerini espulso V«imam dello chador» Bordeaux rogo in autostrada Dodici morti avere un carattere quasi esclusivamente dimostrativo. Ma la polizia e i «servizi» francesi si ritrovano fra le mani un bottino superiore alle attese. Emerge, per esempio, l'elenco di avversari politici da uccidere. Gli inquirenti non vogliono specificare meglio: le vittime potrebbero essere intellettuali algerini ostili all'integralismo, ma anche scrittori - se non politici francesi. Ci troveremmo dinanzi, in tal caso, una vera struttura terroristica. Lo confermerebbero altri indizi. Le perquisizioni hanno fatto saltar fuori il segretissimo numero del fax londinese dal quale i killer rivendicarono i primi assassinii (due geometri francesi uccisi il 21 settembre nel Sud algerino). E il triplice sequestro successivo avrebbe numerose complicità fra gli animatori del Fis in Francia. Le maniere decise impiegate da Pasqua appaiono insomma giustificabili. Già vacilla l'equidistanza fra PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «La legge francese viene dopo quella di Allah», predicava l'imam Husseyin Konus nel difendere quattro allieve sospese dal preside perché non rinunciavano allo chador in classe. Parigi non è parsa gradire la classifica, e per dimostrargli chi comanda davvero in Francia ha messo il focoso ultra turco sul primo aereo destinazione Ankara. Motivo ufficiale: la sua presenza costituiva «minaccia grave per l'ordine pubblico». Decisamente, il ministro Charles Pasqua (Interni) non scherza con gli stranieri, specie quelli vicini al fondamentalismoislamico. Lunedì le rivelazioni choc sul minicarcere per extracomunitari, il giorno dopo gli 88 fermi nei milieux algerini, ieri la cacciata dell'imam. E la storia non finisce qui. Il blitz anti-islamico sembrava, sulle prime, un regime liberticida e l'oltranzismo islamico che la Francia desiderava forse imporsi: Parigi appare oggi - pur fra mille distinguo - assai più vicina all'ex Fin. La vicenda chador ne è il corollario. Un primo scandalo esplose a Creil, nella seconda banlieue parigina, quattro anni fa. Fece versare fiumi di inchiostro. Libertà religiosa personale e scuola laica possono davvero entrare in collisione? Il Consiglio di Stato rispose con qualche ambiguità. Lo chador è intollerabile tra i banchi se ha carattere «aggressivo» o induce «proselitismo». Ma sono le autorità scolastiche, in definitiva, a doversi pronunciare, non quelle amministrative: lo Stato preferisce che qualcuno decida in sua vece. Ma il caso Nantua, la cittadina dell'Ain - fra Savoia e regione lionese - in cui esercitava (senza regolare permesso) l'imam Konus mostra come gli equilibri¬ smi diplomatici non sempre facilitino le cose. Fallito il dialogo con le famiglie (due ragazze sono marocchine, le altre turche), i professori hanno escluso a titolo precauzionale dai corsi le studentesse. La loro tesi: il velo islamico è incompatibile con una materia (l'educazione fisica) e crea turbative. Ma i genitori non demordono, complice (finora) l'imam. Fra qualche giorno arriverà la sentenza. Comunque vada a finire, lo scandalo è ormai nazionale, con interpellanze, polemiche sui giornali, manipolazioni. Spedire in Turchia il coranologo non risolve il problema, lo rimuove. E le conseguenze potrebbero essere contagiose. Dice il parlamentare gollista Ernest Chénière che le giovani velate nelle scuole francesi sarebbero 700: a cacciarle scoppierebbe una mezza rivoluzione. BORDEAUX. Almeno 12 persone sono morte e altre 33 sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto ieri sera sull'autostrada Bordeaux-Parigi nei pressi di Mirameau, nella Francia contro-occidentale. Un'autocisterna che trasportava liquido infiammabile ha saltato la barriera divisoria tra le due carreggiate e ha travolto una trentina di automobili che procedevano in senso opposto prima di prendere fuoco. Almeno dieci persone sono morte ieri in un incidente automobilistico nel Kent, in Inghilterra: erano a bordo di un pullman che sotto la pioggia battente e tra forti raffiche di vento è sbandato e si ò rovesciato. Si trovavano sul bus, che aveva lasciato Londra per Canterbury e Leeds, 44 turisti canadesi e americani, un autista c una guida: molti di loro sono rimasti intrappolati tra le lamiere. Enrico Benedetto [Ansa!

Persone citate: Charles Pasqua, Ernest Chénière, Husseyin Konus, Savoia