Cacciati da Mappano di Grazia Longo

L'ingiunzione arriva a Caselle: «Noi stiamo a Borgaro» L'ingiunzione arriva a Caselle: «Noi stiamo a Borgaro» Cacciati da Mappano Ma lo sfratto sbaglia indirizzo Sfrattati per un equivoco burocratico che li ha considerati residenti a Mappano, frazione del Comune di Caselle, anziché di Borgaro. Giacomo Aimonino, pensionato di 6fi anni, e suo figlio Angelo, 3H anni, operaio, residenti fino a una settimana fa a Mappano di Borgaro, in via Rivarolo 78, non hanno potuto richiedere la proroga dello sfratto perché la prefettura di Torino aveva inviato l'ingiunzione al Comune di Caselle. Giovedì scorso si sono così trovati di fronte l'ufficiale giudiziario e i carabinieri che li hanno obbligati a lasciare l'appartamento che la proprietaria Noemi Arduino intende vendere. Per ora sono stati sistemati nell'ex alloggio del custode della scuola media di Borgaro, già occupata da un altro sfrattato. Il caso ripropone in tutta la sua complessità il problema della divisione di Mappano (il referendum popolare di un anno fa aveva bocciato l'accorpa-* mento sotto Borgaro), che con i suoi 7000 abitanti è estesa su un'area che appartiene per il 70 per cento a Caselle, per il 25 per cento a Borgaro, mentre il resto è sotto la giurisdizione di Leinì e Settimo. «Abbiamo provveduto subito a comunicare in prefettura che via Rivarolo non era sotto la nostra amministrazione - si giustifica il consigliere di Caselle delegato al decentramento Michele Sole -; spettava a loro quindi rivolgersi al Comune di Borgaro. La prefettura tra l'altro aveva anche storpiato il cognome di Aimonino». Ma al municipio di Borgaro non è mai arrivata nessuna comunicazione della prefettura e nessuno ha mai sospettato che due loro cittadini sarebbero stati messi in mezzo alla strada. L'assessore alla casa Renzo Rista: «Mi hanno informato solo a sfratto avvenuto». Ma possibile che in prefettura non si siano accorti dell'equivoco e che non abbiano fatto in tempo a prendere contatti con gli uffici di Borgaro? Il dirigente dell'ufficio sfratti della prefettura Luigi Viana spiega: «Siamo di fronte ad uno spiacevole malinteso: non abbiamo contattato il Comune di Borgaro perché nessuno ci aveva informati con precisione dell'esigenza. Stiamo cercando di trovare al più presto un rimedio». Secca la replica dell'assessore Rista: «Giacomo e Angelo Aimonino avevano già ottenuto due proroghe di sfratto: come ha potuto quindi la prefettura non accorgersi che era già intervenuta sul caso di una famiglia di Mappano di Borgaro? I loro nomi sono inseriti nell'elenco delle famiglie più disagiate cui presto assegneremo un appartamento in base alla convenzione siglata con un'impresa che concederà 6 alloggi in affìtto per quattro anni». Grazia Longo Ffmi!!iii!iiìi"': in Il referendum per l'accorpamento di Mappano a Borgaro era risultato nullo

Persone citate: Aimonino, Angelo Aimonino, Giacomo Aimonino, Luigi Viana, Michele Sole, Noemi Arduino, Renzo Rista, Rista