«Medicine sicure grazie ai controlli»

«Medicine sicure grazie ai controlli» «Medicine sicure grazie ai controlli» «Tutti i farmaci sono sostanzialmente tossici e contengono una certa percentuale di pericolosità. Quello che conta è il rapporto tra benefici e rischio e il loro corretto impiego». Il professor Alberto Gasco, preside della Facoltà di Farmacia, ribatte così alle notizie su possibili medicinali ancora in vendita ma dannosi alla salute. «Occorre smetterla con gli allarmismi che disorientano i cittadini». Nell'elenco dei medicinali indicati dalla Cgil ci sono alcuni antiflogistici e antibiotici (contenenti minoaminofenazone, tiamfenicolo salificato con acetilcisteina) sui quali deve ancora esprimersi la Commissione unica del farmaco del ministero della Sanità. C'è Il prof. Gasco (ie il prof. Terraun margine di rischio? «Nessuna preoccupazione, risponde il prof. Gasco, anche per questi farmaci sotto verifica. Si tratta del controllo di routine a cui tutti i prodotti sono sottoposti ogni cinque anni. Lo scopo: verificarne l'efficacia alla luce delle nuove conoscenze scientifiche. E' esclusa ogni ipotesi di pericolo, semmai potrebbe esserci una minore validità farmacologica rispetto ad altri prodotti. In questo caso l'autorizzazione all'uso verrebbe revocata e il farmaco ritirato». Ma tutti ricordano i terribili effetti del talidomide, che fu ritirato troppo tardi. Il prof. Gasco osserva che solo da pochi anni è stata recepita la normativa Cee, che è severissima. Casi simili non dovrebbero accadere. Una medicina passa attraverso alto) ni quattro livelli di sperimentazioni scientifiche e verifiche prima di essere posta in vendita: e sono anche 10 anni di severi controlli. Non presentano rischi neppure i farmaci «senza autorizzazione», quelli in fase di «sperimentazione clinica» sui malati negli ospedali pubblici. Alla direzione sanitaria delle Molinette assicurano che un rigoroso protocollo esclude ogni rischio al ricoverato, al quale si chiede il benestare alla sperimentazione dopo averlo chiaramente informato. Il prof. Benedetto Terracini, epidemiologo dell'Università di Torino, insiste sui limiti della pericolosità insita in ogni farmaco (vocabolo che, etimologicamente, vuol dire «veleno»). Un caso: per un analgesico di larga diffusione l'incidenza di effetti gravi in soggetti che lo usavano settimanalmente è stata di 1,1 per ogni milione di persone. «Importante è che i farmaci non devono essere assunti con superficialità e leggerezza». «Le attenzioni vanno riservate in modo particolare agli ormoni, ai sulfamidici se associati agli antibiotici, agli analgesici con paracetamolo o metamizol». «Ogni qual volta si vuole aumentare il beneficio, come per certe gravi patologie - conclude il preside di Farmacia cresce il rischio. Spetta al medico trovare l'equilibrio e prescrivere il farmaco e il dosaggio corretti». Adriano Provera Il prof. Gasco (in alto) e il prof. Terracini

Persone citate: Adriano Provera, Alberto Gasco, Benedetto Terracini, Casi, Gasco, Terracini