«Sangue allarme criminale»

Il professor Pileri si augura Intervento della magistratura Il professor Pileri si augura Intervento della magistratura «Sangue, allarme criminale» 77 ministro Garavaglia difende il Nas «Il blitz è servito a fugare i dubbi» «E adesso, intervenga la magistratura». Il professor Alessandro Pileri, direttore del dipartimento di Ematologia delle Molinette, lo dice e lo ribadisce per l'intera giornata, ieri, dopo che i controlli sugli emoderivati sequestrati sabato dal Nas hanno accertato che i prodotti della tannino erano stati testati per l'epatite C. L'allarme è passato, le polemiche no. Da Roma, il ministro Garavaglia interviene a difesa dei carabinieri: «Il blitz non è stato un errore. E' servito per fugare ingiustificati dubbi». Professore, cosa c'entra la magistratura? «C'è stato un maldestro e patetico tentativo di gettare discredito sulle istituzioni pubbliche, in particolare Università e ospedale. Qualcuno aveva interesse a montare il caso e non ha esitato ad attaccare - per motivi che ignoro - la divisione che dirigo. Si è seminato il panico nel Paese. I carabinieri sono stati strumentalizzati. Se i giudici vogliono procedere, facciano pure. Avranno la mia collaborazione». Ci racconta come è nato il blitz dello scorso sabato? «Il giovedì il ministero ha inviato alle Regioni un telegramma: comunicava che gli emoderivati non testati per l'epatite C dovevano essere immediatamente ritirati. Il telegramma è arrivato all'assessorato alla Sanità il venerdì, e lì è rimasto fino a lunedì, quando è stato trasmesso agli ospedali. Ma sabato, quando il reparto non aveva ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, il presidente dell'associazione politrasfusi, Angelo Magrini, è venuto nella divisione. Ha aperto i frigoriferi, ha sequestrato una confezione - a suo dire - non in regola, e l'ha portata ai carabinieri, pretendendo il loro intervento. E i militari sono entrati in azione». Ed è scoppiato il caos. «Una montatura, ima gaffe incredibile. E tutto perché sul "bugiardino" della ditta non era riportato che si trattava di un prodotto testato. Ma non finisce qui. Smascherato il responsabile, pretendo che sia fatta chiarezza di fronte all'opinione pubblica. Oltre che direttore della divisione delle Molinette, sono docente e vicerettore dell'Università, nonché rappresentante italiano della Società mondiale di ematologia. E' mio compito tutelare l'immagine e la serietà di queste istituzioni. Per non parlare dei pazienti e dei loro familiari, che hanno vissuto ore di angoscia». Scusi professore, Magrini non è del tutto convinto delle spiegazioni della ditta Immuno. Come dire, non crede alla loro versione. «Magrini può dire tutto quello che vuole. Non è uno scienziato, si occupi dell'associazione pohtrasfusi. Devo riconoscere che, prima di questo episodio, è stato anche merito suo se il Piemonte ha registrato il minor numero di emofilici contagiati dall'Aids negli anni tra l'85 e l'88. Insieme con noi medici ha sempre preteso che venissero usati farmaci sicuri e che si facesse una corretta informazione verso i malati. Ma questa volta ha sbagliato». E l'immunologo Aiuti? Sostiene che alcuni lotti di immunoglobuline sarebbero risultati positivi ai suoi test. Conterrebbero anticorpi dell'epatite C e potrebbero dare il contagio. «Deve essersi trattato di un lapsus. La presenza degli anti-corpi non significa che le immunoglobuline trasmettano il virus. Se un mio studente facesse una simile affermazione a un esame, sarebbe subito bocciato». Gianni Armand-PMon Un'immagine del dipartimento di Ematologia delle Molinette. A sinistra il direttore professor Alessandro Pileri: «Hanno tentato di screditarci, j carabinieri sono stati strumentalizzati»

Persone citate: Alessandro Pileri, Angelo Magrini, Garavaglia, Gianni Armand-pmon, Magrini, Pileri

Luoghi citati: Piemonte, Roma