Nuova Italia vecchie commedie

Basket, oggi a Cagliari con la Bulgaria primo match di qualificazione europea Basket, oggi a Cagliari con la Bulgaria primo match di qualificazione europea Nuova Italia, vecchie commedie Rusconi marca visita ma sta bene E il et Messina fa Gentile capitano CAGLIARI DAL NOSTRO INVIATO La commedia all'italiana del basket continua. Dopo sdegni, mea culpa e buoni propositi generali provocati dalla vergognosa disfatta europea di giugno, ognuno è tornato a curare il proprio orticello. Così, mentre oggi l'Italia torna a giocare per i 2 punti affrontando i bulgari nel primo match di qualificazione all'Europeo '95, da Treviso ci dicono che Rusconi ha sì qualche problema al ginocchio, ma non sarà operato al menisco. Le cure e questi 15 giorni di provvidenziale riposo gli consentiranno di continuare a giocare, domenica in campionato e giovedì nell'Euroclub, come ha fatto finora, salvo marcar visita in azzurro. Il povero et fa la faccia di circostanza e smorza ogni possibile polemica. Qualsiasi altra grana sarebbe accolta con estremo fastidio dai vertici di un basket che ha già tanti guai, da Villalta che può scardinare il fragile sistema con la sua richiesta di pensione, ai contrasti con una Rai sempre marinaia nelle sue promesse (e vedremo come finirà l'accordo di ieri: 250 milioni alla Federazione più le garanzie di buoni orari per le gare azzurre e dell'annuncio dei risultati di serie A subito dopo quelli del calcio nelle principali trasmissioni domenicali). Così Messina rifiuta «di pensare che chiunque abbia speculato sugli infortuni» ma non può escludere che il bambinone di Treviso gli tenga il broncio per l'ammissione di aver sbagliato ad affidargli i gradi di capitano agli Europei. «Ne abbiamo parlato dopo che la mia relazione divenne di dominio pubblico dice il et - ma avremmo dovuto affrontare il problema con tutta la squadra». Però Rusconi diede forfait a Brindisi coi lettoni e non c'è neppure oggi, così un'elezione democratica corretta («Il mio voto vale un po' più di quello dei giocatori» ride il tecnico) forse cucirà i gradi sulla manica di Gentile, unico leader. Ma dal tonfo di Karlsruhe il et ha tratto altri insegnamenti per questa squadra radicalmente rinnovata (Gentile, Coldebella, Myers, Pittis e Frosini gli unici ripescati). Confessati i giocatori e preso atto della loro fragilità caratteriale, ha abbandonato l'ipotesi del turn over: «Avremo un quintetto base: Gentile, Myers, Pittis o Fucka e due centri, o Pittis e Fucka insieme con un centro». Un po' di mistero sui pivot, uno spiraglio per un Rusconi figliol prodigo; nell'immediato prova Frosini, Cantarello e Vianini, con un occhio di riguardo al ripescato veterano Binelli. L'altro drastico cambio di rotta riguarda la stazza di quest'Italia che agli Europei, un po' per convinzione («Io per primo usai un duemetri, Morandotti, da ala alta, ma era una scelta tattica temporanea») un po' per forza, regalò troppi centimetri e chili sotto cesto. Ma ora ha i 215 cm e il talento di Fucka, in grado di giostrare nei due ruoli di ala. Fucka uomo-chiave di una Nazionale targata Triveneto (4 triestini, 2 trevigiani e 2 veronesi): la nuova geografia del basket. Cambiati gli uomini, deve cambiare la mentalità. Guai a sopravvalutarci ma altrettanto pericoloso «ragionare da nobili decaduti - dice il et -. Con Bulgaria, Francia e Ungheria mi aspetto 6 punti, anche se tutti dicono 4 e mettono un grosso punto interrogativo sul match con i francesi: sbagliato, è pensare da mediocri. Gli ultimi risultati dicono che siamo in zona retrocessione: proprio per questo si deve giocare per guadagnarci la salvezza, se vogliamo tornare presto nel posto che ci spetta. E non accetto comodi alibi del peso di una pressione eccessiva: sono giovani, devono sapersi battere». La Bulgaria dunque non conta, né vale ricordare che l'ultimo match azzurro qui a Cagliari fu proprio coi bulgari, per le qualificazioni europee, e lo perdemmo 65-83. Ma era il '71, qualche azzurro non era neppure nato, quindi ignoriamolo. Guido Ercole Gregor Fucka, ala di 2,15 metri è l'uomo chiave della squadra azzurra largamente rinnovata