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Sono colpiti tutti gli oggetti di lusso ma anche i farmaci peri malati di Aids Monaco, veleni di un nipote sui principi «Ranieri anti-gay e Grace avaraccia» LONDRA. Ranieri omofobico, Grace tirchiona: sputa fiamme sui Grimaldi il barone Christian de Massey, nipote del sovrano di Monaco in possesso di foglio di via (è stato espulso dal principato dopo una violenta lite con i parenti). Oggi, forse anche per rivalersi dell'onta subita, pubblica un libro in cui rovescia improperi sulla famiglia: «Sono tenuti insieme dall'odio», sibila. Lo rivela il tabloid londinese «Daily Star». Tra le magagne esposte, l'incurabile odio di Ranieri per i gay di Hollywood, ai quali non risparmiava scortesie. «Detestava il fatto che Grace fosse amica di gente come Rock Hudson», sostiene velenoso l'autore, ora edonisticamente stanziato in Florida in compagnia del dubbio dobermann Cocaine. I vizi privati di quella che Andrew Morlon, biografo di Diana, definisce col sopracciglio sdegnoso «monarchia lillipuziana», tornano ancora una volta a solleticare la fantasia popolare. Il racconto di Massey indugia sulle piccinerie di zia Grace: «Un anno, per Natale, regalò scatole di saponette al suo personale, che prese malissimo quel gesto: sottintendeva che i dipendenti non si lavavano». Con tutti i suoi soldi, avrebbe potuto largheggiare un po' di più, suggerisce il nipote malevolo. Ce n'è per tutti, compreso il compagno di Stéphanie, Daniel Ducruet, che ha smesso il distintivo di guardia del corpo per indossare la divisa di padre. Il genero (ex) proletario di Ranieri è dipinto come un arrivato che ama pavoneggiarsi in Ferrari per le strade della borgata che l'ha visto crescere. Questi racconti di miserie e divisioni irrompono in una letteratura ancora dominata dalla torrenziale e affettuosa biografia di Anne Edwards, pubblicata negli Stati Uniti da HarperCollins. «I Grimaldi. Secoli di scandalo, anni di grazia» si chiude con accenti agiografici: «Sono la più antica dinastia regnante del mondo a dispetto delle dimen¬ sioni del Paese, che avrebbero potuto far gola a nazioni più grandi. Sono una famiglia di sopravvissuti di leggendaria statura. I Grimaldi e Monaco - inseparabili, una cosa sola». Il libro traccia tuttavia un quadro tormentato della famiglia, da sempre dilaniata da invidie e complotti, con la quale Grace Kelly dovette imparare subito a fare i conti; ma è tenero con lei, Ranieri e progenie. Non senza malizia, ricorda che il principe, pur amando la consorte, la rimbeccava talora aspramente in presenza di amici (apprendiamo che non ha mai smesso di «credere nel diritto divino»; forse per questo si sentiva autorizzato a imperare anche tra le mura di casa). Lei incassava con amarezza, senza difendersi. I capitoli più pepati sono quelli sulla giovinezza hollywoodiana di Grace, tormentata da dilemmi morali: «Se era fisicamente attratta da un uomo, aveva sempre il bisogno di convincere se stessa di esserne sinceramente innamorata e di volerlo sposare nota divertita la biografa -. Il problema era che, invariabilmente, era attratta da uomini sposati, e poiché non credeva nel divorzio, ciò rendeva la situazione così intollerabile che finiva per convincersi di doverla rompere». Qualche preda estratta dal carniere: Gene Lyons, Gary Cooper, William Holden. Tra i partner ammogliati con cui lavorò, l'unico che non le concesse le proprie grazie fu James Stewart, che di cornificare la sua signora non aveva nessuna voglia. Dopo il matrimonio, Grace rimase molto amica di Cary Grant e «alimentò uno speciale cameratismo, e forse un piccolo flirt, con Frank Sinatra». Ma a parte questa piccola, e non consumata, debolezza, non fece deroghe, secondo la Edwards, al suo ruolo di Principessa Munifica. Storie, protesta oggi l'ex affezionato nipote, e le strappa con rabbia l'aureola postuma. Maria Chiara Bonazzi ; gas Ranieri di Monaco e la principessa Grace (scomparsa anni fa) sono, oltre a Stefania, al centro di nuove «rivelazioni» in un libro scritto da un nipote dello stesso Ranieri