Quelle spie ingorde e liete fra maneggi e posti-barca

Quelle spie ingorde e liete fra maneggi e posti-barca Quelle spie ingorde e liete fra maneggi e posti-barca DA MANI PULITE AL SB$® i CHI li conserva sotto il mattone, chi li accumula in cassaforte e magari li lucida con la pezzetta, chi non li vede neppure, chi li vede una volta e poi se ne dimentica, chi li affida ad altri (o ad altre), chi li regala o ne fa beneficenza, chi li manda all'estero, chi se li tiene in Italia, chi li presta, chi se li gode e chi ora non fa più a tempo a goderseli, oramai, i soldi rubati. E' il caso della banda del Sisde. Mica è tanto vero che la mazzetta annulla le differenze, e fa tutti uguali. Magari conta pure come li hanno ricevuti, quei denari, e ancora di più come li hanno spesi. Rispetto alla cupa patologia risparmiatoria di Poggiolini o al distacco quasi impersonale del senatore Citaristi, l'avido e gioioso vitalismo dei ladri del Servizio segreto si conquista di slancio un posto centrale e al sole, un'area equidistante più calda e sfrontata, tipicamente romana, ministeriale. La corruzione di questi nuovi protagonisti - non a caso dotati e comunque subito identificati attraverso soprannomi e cognomi coloriti, «il cinese», «la zarina», «maga Magò», Finocchi e Broccoletti - è terribile, eppure a misura umana. I loro «risparmi» sono immediatamente comprensibili, i loro investimenti sono i sogni di migliaia di italiani. Ville grandiose nel paesello natio per far bella figura e tanti appartamenti neanche troppo pregevoli in città. La Roma umbertina e piccolo borghese di Gadda: via Merulana, il mercato di piazza Vittorio. E un lusso, in fondo, a portata di mano, pieno di accessori così vistosi da risultare più nocivi che superflui. Forse proprio per questo rischiano di oscurare i loro colleghi di malefatte della politica o della grande finanza. Tra i 300 milioni mollati dentro un miserabile pacco di spaghetti, tiè!, all'assessore campano Clino Bocchino e l'iperuranio delle transazioni per cui, con scientifico automatismo, i conti bancari elvetici dell'ex presidente della Comit Braggiotti si sono ritrovati più ricchi di 50 milioni di dollari, si staglia l'esuberante ingordigia della banda spionistica, maschile e femminile. Dalle cronache (impietose) dei quotidiani si colgono brandelli sconcertanti, eppure anche - purtroppo - ordinari, alla buona, perfino schietti. La «zarina» riceve con l'abito firmato indosso e le pantofole (le ciavatte, nell'Urbe) ai piedi, ha i milioni {fischioni) nel cassetto e ha piazzato un numero ormai imprecisato di parenti e «parenti de'parenti» in ufficio. L'allegrissimo stile di vita di questi nuovi protagonisti illuminano gusti e consumi reclamizzati per anni da tutta una stampa e una sottocultura patinate. Nella sua villa reatina, il signor Broccoletti s'è fatto costruire la «sala hobby» e la piscina coperta, ma insieme all'antenna parabolica ci sarà sicuramente anche «la tavernetta». La casetta a Capri, in multiproprietà, e i biglietti gratis per gli eventi mondani di massa, il posto-barca e il maneggio. Sempre «la zarina» possiede una coppia di cani dalmata, quelli della Carica dei 101, l'Alfa 75 3000, videocitofoni e vasche per idromassaggi. I viaggi all'estero sono una fonte di scrocco inimmaginabile, ma soprattutto offrono un tocco esotico che rende i ladri del Sisde personaggi del loro tempo. La furia tesaurizzante dei Poggiolini, invece, le cassaforte, i dobloni, i lingotti, le monete antiche, i bot e i cct nascosti nei puff, ecco, tutto questo armamentario ad alta intensità evocativa ne fa delle figure letterarie, oppure infantili, Paperon de' Paperoni, comunque fuori dalla storia, dalla realtà, forse anche dalla vita. Alla fine le attività criminose di Poggiolini sono quasi misteriose: a che prò tutto quell'oro? Nulla di più lontano dal vorticare di agenzie turistiche fatte in casa dagli spioni e battezzate «Miura Travel», «Scilla Travel». Anche qui, nella modernità degli investimenti, i nuovi arrivati dimostrano di avere una fan- tasia più concreta, meno morbosa. Le rivelazioni sulle ruberie politiche, d'altra parte, un po' hanno annoiato e un altro po' tendono a smosciarsi. Per far vibrare l'opinione pubblica non basta più la semplice consegna della bustarella, con il segretario di Forlani che la de- pone «dietro la tenda». Servono storie hard core: Cirino Pomicino che si faceva pagare il residence, la Mercedes e pure alcuni quadri per l'amica (il giorno di San Valentino); De Lorenzo e il regalo di una «collana vittoriana in diamanti dal valore di 38 milioni»; la segretaria di Craxi, la Tommaselli, che all'improvviso risulta comproprietaria della Ivandale Farms Limited, che poi sarebbe un'azienda agricola di 1280 ettari nel cuore dell'Africa Australe. Allei etneen mnrlrt onl frnr»tt Allo stesso modo, sul fronte delle grandi rapine finanziarie tipo Ferruzzi-Enimont le vicende sfumano irrimediabilmente verso l'oscurità di pacchetti azionari ed ereditari, minusvalenze realizzate ancorché addebitate, società a Curacao, ozi velistici e imbarcazioni «Sheergold», e se non bastasse adesso ci si è messo di mezzo pure lo Ior, ulteriore garanzia di nebbia e di rogatorie più o meno impossibili. Né sembra ci si possa più di tanto entusiasmare dinanzi alla saga dei Curtò. L'iniziale sorpresa, l'immagine per certi versi tremenda di quel giudice-scrittore che li arraffava, i soldi, «pochi, maledetti e subito» s'è via via ricalibrata con la scoperta della sagacia immobiliaristica della moglie formichina. In pratica ora restano soltanto, piccoli fiori di impudicizia, i viveur a buon mercato del Sisde, quel loro vivere famelico tra Rio de Janeiro e piazza Caduti della Montagnola. Filippo Ceccarelli Poggiolini «risparmiava» i dobloni in cassaforte: gli 007 arredavano le loro case e costruivano piscine marzo. Il presidente della Repubblica potrebbe annunciare la decisione col messaggio di Capodanno. 11 governo avevpiena solidarietdella Repubblicdel messaggio inQufra^^SSì^S" Poinle'/Il *>' A fianco: Diego Curtò Diego i A destra: Enrico Braggiotti Vicino: Enza Tomaselli A fianco: Diego Curtò Diego i A destra: Enrico Braggiotti Vicino: Enza Tomaselli

Luoghi citati: Africa Australe, Capri, Italia, Rio De Janeiro, Urbe