Quarant'anni con nostalgia?

Quarantanni, con nostalgia? Enza Sampò racconta da stasera su Raidue la storia della tivù italiana Quarantanni, con nostalgia? Ogni giorno alle 14per centotrenta puntate ROMA. «I suoi primi quarant'anni», quelli della Radiotelevisione italiana, ce li racconta con la consueta affabilità e bravura Enza Sampò, «l'unica signora della Tv» che si fa sempre ammirare per le sue doti professionali. «I suoi primi quarantanni», storia della Rai, «dove - si rammarica la giornalista - ho sempre lavorato senza mai essere stata assunta». La «memoria» della televisione italiana, in gran parte in bianco e nero, prende il via questa sera e andrà in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 14 su Raidue, fra le soap opera «Beautiful» e «Santa Barbara». Enza Sampò torna alla Rai di Milano, dove esordì non pochi anni fa, per analizzare i ricordi di chi ha superato gli «anta» ed ha stampato nella mente le immagini di allora; immagini di costume, note di un tempo ormai passato, che viene recuperato un po' perché «tornare indietro è bello», e un po' perché almeno in questo genere di trasmissioni - i costi di gestione del nuovo corso Rai finiscono per essere più che dimezzati. Centotrenta puntate non sono poche: i ricordi diventeranno una storia nuova, rivista con l'occhio critico di chi ha vissuto quegli anni. Insieme fino a giugno con Enza Sampò che accompagnerà il pubblico lungo un affascinante viaggio nel costume degli italiani, raccontando la storia televisiva a partire da quel 3 gennaio 1954, giorno in cui presero il via i primi programmi della Rai. Negli stessi giorni dell'inizio italiano, «I suoi primi 40 anni» sarà trasmesso in differita via satellite, attraverso Rai-America, in differenti Paesi del continente americano (a New York.si potrà vederlo alle 18, a Buenos Aires alle 20). Ogni settimana si metterà a fuoco un anno di televisione, con le testimonianze e i commenti delle persone comuni che hanno vissuto direttamente quel periodo: dai primi teleabbonati, ai personaggi che hanno fatto la tv dietro le quinte, ai protagonisti delle cronache di allora; ad essi si affiancherà un ospite della tv dei nostri giorni, a cui verrà affidato un commento più distaccato, con gli occhi cioè di chi si rapporta oggi con il mezzo televisivo. Dice Enza Sampò: «Rivedremo quella parte della nostra storia con l'occhio del telespettatore, faremo una cronaca meticolosa con gli spezzoni di telegiornale, vedremo le curiosità tecniche di allora, la prima registrazione in ampex il primo zoom: l'archeologia della tv raccontata da vecchi cameramen». E aggiunge: «Sono stata testimone di molti cambiamenti, non sono mai stata legata veramente ad un filone». Si rivedranno quindi «Campanile sera», il primo «Cordialmente», «Io confesso». Cambiamenti che hanno reso faticoso il cammino alla brava Sampò. Quarant'anni sono tanti: Enza Sampò quindi non riproporrà soltanto i ricordi di allora, ma anche quelli più recenti, della tv più moderna e tanto discussa, che si sta avviando, non senza fatica, ad una revisione dei suoi programmi. [ar. ca.] La giornalista Enza Sampò

Persone citate: Enza Sampò, Sampò

Luoghi citati: Buenos Aires, Milano, New York, Roma