Teo io colonnello doc

Teocoli parla di Stopparli, militare da tempi non sospetti Teocoli parla di Stopparli, militare da tempi non sospetti Teo: io, colonnello doc II nuovo personaggio di «Mai dire gol» «Previsioni sulla tv? E1 un baraccone» MILANO. «Chi lei? Lei. Lui. Cosa?». Urla minaccioso il colonnello nello schermo. «Un altro golpe?», si chiede lo spettatore distratto. Ma il militare tira fuori un tramezzino e si mette a mangiare, ficcando pane e mano fino in gola. Teo Teocoli si moltiplica su Italia 1, il lunedì, nel programma «Mai dire gol» della Gialappa's Band. La creazione di quest'anno, dopo Felice Caccamo da Napoli e Gianduia Vettorello da Torino, è il colonnello meteorologo Eranio Stoppani, previsore del «tempo che farà» sugli stadi delle partite. Baffetti, capelli radi alle tempie, tre medaglie sull'uniforme. Teocoli, lei fa il militare in tempi sospetti, lo sa? ((Ah no, io ci avevo pensato già da prima. Vedendo tutti quei colonnelli in tv, che parlavano seri seri di nuvole e di pioggia. Mi facevano un po' ridere». Sì, ma questo è un periodo di golpi e di Mate Hari: possibile che il suo Stoppani non c'entri per niente? «Le ripeto: io ci sono arrivato prima, ho delle antenne per queste cose. Come quando 18 anni fa feci il personaggio del marocchino. Quello che vendeva tappeti e diceva: "tu no ride de Maroco!". Allora ce n'erano davvero pochi di extracomunitari in giro». Se ha queste antenne, perché non ci fa una previsione sull'Italia? «Guardi, ho un rifiuto mentale, c'è da diventare matti. Sembriamo macchiette. Gli italiani non sanno più essere amici fra loro». Ma non è un po' amaro, lei Teocoli, come comico? «Mi sto disamorando di tutto. Anche Milano non mi dà più quello che mi dava una volta. Siamo tutti frastornati». E il calcio in burla può essere una medicina? «Beh, far ridere la gente fa bene, ed è anche utile sdrammatizzare sul calcio. E' sempre il gioco più bello del mondo: ma alla fine rimane appunto un gioco». E allora perché non fa della politica nelle sue gag? «Io faccio parte di una televisione padronale, con interessi ben precisi. Cosa vuole che faccia?». Sta dicendo che Berlusconi non vuole? «Ognuno appartiene a qualcuno, si sa». Parliamo di tv. Una previsione su dove sta andando? «Non si capisce. Accendi e ci sono solo chiacchiere. E' il pubblico oggi a fare la tv, non la gente di spettacolo come una volta. C'è chi di¬ scute, chi tira su i camion, chi va a farsi vedere perché ha sei dita. E' diventato un baraccone». E l'audience? Che «tempo» fa sull'audience? «Per carità, è un vizio, spacca in due tutti. Persino io ci casco. Appena alzato, per prima cosa accendo il televideo. Anche se non c'ero io sullo schermo». Che quadro pessimista. Facciamo almeno una previsione rosa. La sua collega Lorella Cuccarmi ha preso un anno sabbatico per curare la sua privacy e, sembra, per avere un bambino. Preveda, Stoppani: maschio o femmina? «Vediamo, io dico che sarà femmina. Come le mie tre». Tre? «Sì, tre figlie in quattro anni, senza dover prendere anni sabbatici, tanto le fa mia moglie. Peccato però che ora sia diventata sorda». Come sorda, Teocoli? «Sì sorda. Io le dico: "E il maschio?". E lei non ci sente...... Cristina Caccia Fare satira politica? Io sono sotto padrone Teocoli nei panni di Eranio Stoppani Foto a destra: l'attore «in borghese» e truccato da Felice Caccamo

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