AL VOTO CON MEZZE NOVITÀ di Gianni Vattimo

Terracini: per certi prodotti c'era rischio di effetti cancerogeni, ma solo alcune case mettevano in guardia medici e malati ALVOTO CON MEZZE NOVITÀ' torno a Segni e Amato per discutere la possibilità della costituzione di un nuovo gruppo politico di centro, capace di riempire il «vuoto» tra la Lega e il Pds; e l'incontro promosso dalle forze che a Torino sostengono il sindaco Castellani (Pds, Alleanza per Torino, Verdi) in vista della formazione di un «polo progressista» che dovrebbe riprodurre nelle prossime elezioni politiche l'esperimento realizzato con successo nella consultazione amministrativa. Possiamo annoverare questi due eventi tra le novità? Lo sono, se alla parola conferiamo il suo senso più neutrale: fanno notizia, indicano che nella situazione politica qualche cosa si muove. Ma come nel caso deìl'immediatamente abortito patto a tre sono novità molto imperfette; rivelano piuttosto le difficoltà in cui il poco di nuovo che c'è in giro continua a dibattersi. La risposta della De alla proposta di Bossi e Occhetto indica chiaramente che l'ex partito di maggioranza, anche nella sua veste ultimamente rinnovata, non si è ancora rasse- gnato all'idea delle elezioni anticipate, e spera, contro ogni verosimiglianza, che il tempo gli offra qualche possibilità di recupero. Quanto alle riunioni del «nuovo centro» e del «polo progressista», anch'esse sembrano piuttosto orientate a ricomporre - sia pure con le migliori intenzioni - il vecchio quadro politico da cui, con il successo dei referendum elettorali dell'aprile scorso, si era creduto di poter prendere finalmente le distanze. Non solo non si sta camminando verso la chiarezza che sembrava promessa dal bipolarismo, almeno tendenziale, del sistema uninominale; ma sembra si dia per scontato che continueremo a muoverci in un quadro rigidamente proporzionahstico, coltivando ognuno il proprio elettorato tradizionale e preparandosi alle solite alchimie spartitorie del dopo elezioni, con le segreterie di partito al lavoro sui vari manuali Cencelli. Se le cose andranno avanti così, c'è da aspettarsi che il bipolarismo finirà fatalmente per instaurarsi da sé: da una parte la Lega con l'arrogante priapismo del suo (unico e indiscusso?) leader, dall'altro tutto il vecchio sistema politico che marcia in ordine sparso verso un inarrestabile, e sempre più meritato, declino. Gianni Vattimo

Persone citate: Bossi, Castellani, Cencelli, Occhetto, Verdi

Luoghi citati: Segni, Torino