Mutazioni nei bronchi

TUMORE POLMONARE TUMORE POLMONARE Mutazioni nei bronchi Le tappe successive delle alterazioni IMPORTANTI progressi vanno compiendosi a proposito del tumore polmonare (più propriamente carcinoma bronchiale) per quanto riguarda i metodi diagnostici e la comprensione della genesi. Dopo la seconda guerra mondiale è stata la malattia con l'aumento di gran lunga più spettacolare dal 1950 al 1985, una vera epidemia nella popolazione maschile. Questa evoluzione per fortuna non è più ineluttabile, e almeno nei maschi di certi Paesi (Stati Uniti, Regno Unito) e nei giovani è avvenuta una diminuzione dal 1985. Nelle donne, invece, i casi continuano ad aumentare. Il polmone è l'organo-bersaglio privilegiato dell'agente cancerogeno a sua volta più diffuso nel mondo, il fumo di tabacco. L'80-90 per cento dei carcinomi bronchiali nell'uomo, il 50-75 per cento nella donna, sono da tabacco. Altri cancerogeni per il polmone sono soprattutto presenti nell'ambiente di lavoro, per esempio l'amianto, il nichel, il berillio, il radon. Ricerche recenti hanno dimostrato un pericolo notevole per i soggetti esposti a un importante inquinamento atmosferico. Secondo studi epidemiologici condotti nella Repubblica cinese, di cui si è parlato al recente congresso internazionale oncologico di Rapallo, l'esposizione all'inquinamento atmosferico nell'interno della casa è in rapporto al rischio del tumore, particolarmente per le donne, quando la ventilazione è scarsa. Naturalmente il formarsi del carcinoma risulta dall'incontro di fattori esterni con una suscettibilità individuale, geneticamente determinata o risultante da fattori ambientali quale l'alimentazione. Molte indagini hanno documentato che il regolare consumo di frutta e verdura è associato a una riduzione del rischio per i non fumatori e anche per i fumatori, per cui taluni raccomandano ai forti fumatori una prevenzione mediante composti vitaminici. Il progresso più sensibile concerne la conoscenza dell'oncogenesi (trasformazione cancerosa) dei bronchi. La biologia molecolare permette oggi di addentrarsi nei meccanismi intimi del processo tumorale. In tutte le cellule vi sono geni detti protoncogèni, che hanno il compito di regolare la noimale moltiplicazione cellulare. Se avviene una mutazione, per esempio provocata dal fumo di tabacco, diventano oncogeni (òrikos, in greco, significa tumore) e le cellule, svincolate dalle restrizioni imposte dai protoncogèni, possono sfrenarsi in una moltiplicazione senza limiti. Un'altra classe di geni, più recentemente identificata, gli anti-oncogèni, hanno in condizioni normali una funzione regolatrice che frena la moltiplicazione: se perdono la loro funzione, contribuiscono anch'essi alla proliferazione maligna. I progressi della genetica mo¬ lecolare hanno permesso di riconoscere un certo numero di anomalie genetiche implicate nella patologia del carcinoma bronchiale. Queste alterazioni si svolgono in tappe successive nel corso delle quali le mutazioni si accumulano giungendo alla trasformazione maligna, poi all'invasione metastatica. Sono implicati gli oncogeni C-myc, Lmyc, N-myc, di solito uno solo dei tre. Altri geni implicati sono i ras, le cui mutazioni risultano presenti in un'alta percentuale di tumori nei forti fumatori. La cooperazione di geni delle famiglie myc e ras nell'insorgenza del tumore è stata dimostrata. Anche perdite di materiale cromosomico risultano con grande frequenza, nei cromosomi 1, 2, 3, 5, 8, 13 e 17. Ciò fa pensare alla scomparsa di geni soppressori del tumore. Tutto questo fa balenare il grande miraggio della medicina moderna, i metodi diagnostici e terapeutici di natura genetica, la cosiddetta ingegneria genetica. Un ricercatore americano, Jack A. Roth di Houston, lavora a reimmettere nella corretta linea di riproduzione il Dna cellulare, per ora in via sperimentale negli animali. E un giapponese, Y. Hayata di Tokyo, ha messo a punto una tecnica di asportazione del tumore polmonare in fase iniziale mediante terapia fotodinamica. Ulrico di Aichelburg

Persone citate: Houston, Jack A. Roth, Ulrico Di Aichelburg

Luoghi citati: Rapallo, Regno Unito, Stati Uniti, Tokyo