I 10 dc da Martinazzoli per il partito popolare
fissi «Cambiamo il simbolo, vogliamo facce pulite» 110 de da Martmazzoli per il partito popolare Non credevano ai loro occhi, venerdì sera, nel vedere tutta quella gente arrivare. Il migliaio di presenze alla Galleria d'arte moderna per il convegno promosso da dieci de alla ricerca di un nuovo partito popolare ha confermato che i cattolici sentono bisogno di punti di riferimento. Nonostante lo slogan fosse «Non vogliamo i dinosauri», tra i molti giovani c'erano esponenti del passato remoto e prossimo (il conte Calieri, l'ex assessore Galasso) e de ancora in voga come l'assessore regionale Cerchio, l'onorevole Morgando, il segretario cittadino dimissionario Bruno, il sindaco di Rivoli Saitta. Presenti anche curiosi di altre forze: il verde-verde Lupi, il socialista Franco Amato, l'ex missino Corapi. Tante associazioni e in prima fila don Baravalle, dai più visto come «inviato speciale» del cardinale. «Vogliamo il futuro, ma non butteremo via tutto il passato: cancelliamo chi ha fatto male, ma chi si ritrova sui valori cristiani e vuole essere coerente e concreto continui a dare contributi», ha spiegato il consigliere regionale Leo. Il consigliere provinciale Bottino si è raccomandato che «i "vecchi" non dicano più che noi trentenni-quarantenni siamo sempre troppo giovani». I dieci vogliono facce credibili per formare un nuovo partito di massa, non di soli «duri e puri», fondato sull'identità cristiana, ma capace di calarsi nella realtà. Per questo Angeleri chiede siano rappresentati gli interessi «puliti, quelli della vita di tutti i giorni», senza isolarsi in correnti d'elite (ndr, il riferimento è alla sinistra), e Portas coltiva rapporti con le associazioni. (A Martinazzoli - spiega Gaiotti - diremo che il nuovo partito deve saper unire le forze, cercare alleanze con movimenti dove sono emigrati i voti dei cattolici». I 10 vogliono nome e simbolo del partito nuovi prima delle prossime elezioni. L'incontro si svolgerà entro otto giorni.
Luoghi citati: Rivoli
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