Che battaglia alla vetta

juvwnus Intanto da Marassi la Sampdoria sta a guardare Che battaglia alla vetta Juve con Torricelli libero TORINO. C'era una volta una Juve spietata, capace di mettere le mani sul primato in classifica e di difenderlo dalle incursioni nemiche con il cinismo dei prepotenti. Su il ponte levatoio e tanti saluti agli aggressori. Oggi il primo posto in classifica è impalpabile come zucchero a velo, meritato e sudatissimo, ma ha tutti i connotati della precarietà. Trapattoni è il primo ad esserne consapevole, sa che il vento favorevole potrebbe cambiare in fretta e per questo non autorizza entusiasmi e illusioni. Anche perché Parma è stata in passato crocevia di sventure per i bianconeri. Trasferta a rischio, dunque, ma non c'è occasione migliore per verificare subito se su questa Juve si può puntare o se ambizioni e progetti di rinascita vanno ancora una volta messi da parte. Il pareggio con il Milan conferma che qualcosa è cambiato, che la crescita della squadra procede celermente. Però c'è un perfido avversario che la Juve non può sconfiggere neppure a suon di gol: l'emergenza infortuni. Senza Peruzzi, Julio Cesar, Carrera e Vialli (primo gol ieri in partitella), tutto si complica maledettamente. Trapattoni si appella al sacrificio di tutti e inventa Torricelli libero, provato con successo in Coppa Uefa. Di Asprilla si occuperà Kohler, al rientro dopo quindici giorni di infermeria, mentre il sempre più discusso Porrmi cercherà di arginare Zola. Non si tratta di soluzioni precarie, neppure quella dell'ex falegname di Carate è una scelta figlia dell'improvvisazione. Il Trap ci crede, ha catechizzato a dovere Torricelli (che vanta un'esperienza nel ruolo ai tempi in cui giocava nell'Oggiono), con parole che farebbero rabbrividire Sacchi: «Non devi avere nessuno scrupolo, non andare tanto per il sottile. Se serve, scaraventa il pallone in tribuna». Come non capire il caro, vecchio Trap. Massi, in certi casi non conta la forma, ma la sostanza, meglio due mazzolate in più e uno svolazzo in meno. Torricelli si adegua anche se avrebbe qualcosa da eccepire: «Mi piacerebbe essere un libero alla Baresi, capace di partecipare al gioco. Ma starò agli ordini. Tutto dipenderà dall'andamento della partita. Non sono emozionato, Kohler davanti e Rampulla dietro mi daranno la tranquillità necessaria. Il ruolo mi piace e spero di avere un futuro proprio in questa delicata posizione». Se il Parma farà il Parma, ovvero non si presenterà nella versione sbiadita delle ultime partite, un po' tutti dovranno usare la sciabola. A cominciare da Baggio, il quale ha confermato che il codino del Codino non si tocca, neppure in caso di scudetto. «Quest'anno, se capiterà, sarà Boniperti a mettere in palio le sue basette» butta lì senza troppa convinzione. Guarda caso la Juve si aggrappa ancora alle invenzioni del neocapocannoniere e agli estri di Moeller. Il tedesco da mesi invoca una prodezza in trasferta: «Mi risulta che la Juve dell'ultimo scudetto abbia vinto molto fuori casa, come deve fare una squadra con grandi ambizioni. Il nostro limite è di non essere ancora riusciti a compiere un'impresa contro una diretta rivale. Per arrivare in alto devi fare le cose normali, non pareggiare, ma vincere, a Lecce e Foggia, e anche qualcosa di straordinario. E' la volta buona? Lo vedremo soltanto durante la partita. Il problema maggiore sono le assenze. Ma quest'anno c'è un maggior equilibrio. La Samp batte il Milan, l'Inter supera il Parma: mi sembra che sia un campionato aperto a tutto». Combattuto, ma livellato verso il basso come sostiene da tempo Sacchi. Moeller sembra d'accordo: «Gli interessi in gioco sono importanti, anche questa volta sarà una battaglia. Non vedo una partita spettacolare, ma una gara molto tirata, tattica, agonisticamente esasperata. Credo che a Parma abbiano più paura di noi di quanto noi ne abbiamo di loro. Asprilla? Nessun problema, ci pensa Kohler». Sette gol finora, non vuole fermarsi: «Ho segnato in tanti modi diversi, poco con tiri da fuori area. Devo insistere di più con le conclusioni da lontano. La botta non mi manca, oggi ci provo». Fabio Vergnano e OL OGNI 81 MINUTI6I0CATI G0LMINUT1 324 81 896 112 568 114 806 115 819 117 870 124 802 134 900 150 900 150 886 177 La capriola di Asprilla (disegno); anco, Baggio bomber campionato juvwnus In, INI» tu****4***'**" ' NftìW*1 VA C IL COLOMBIANO UN GOL OGNI 81 GIOCATORE SQUA0RA 601 MINUTI6I0CATI G0LMINUT1 ASPRILLA PARMA 4 324 81 BAGGIOR. JUVENTUS 8 896 112 SOSA INTER 5 568 114 GANZ ATALANTA 7 806 115 MOELLER JUVENTUS 7 819 117 DELY VALDES CAGLIARI 7 870 124 SILENZ! TORINO 6 802 134 BRANCA UDINESE 6 900 150 GUIUT SAMPDORIA 6 900 150 ZOLA PARMA 5 886 177 La capriola di Asprilla (disegno); a fianco, Baggio bomber del campionato

Luoghi citati: Cagliari, Foggia, Lecce, Oggiono, Parma, Torino