Addio sogno granata di Grazia Longo

Borgaro rivuole il terreno del maxi centro sportivo Borgaro rivuole il terreno del maxi centro sportivo Addio sogno granata II Comune pretende anche il pagamento della penale di 240 milioni La società: «E' nostra intenzione terminare al più presto l'opera» Sembra sfumare il progetto della «Milanello granata» che prevedeva la costruzione di un centro sportivo del Torino a Borgaro. Poiché i lavori non sono stati ancora ultimati il Comune si è infatti rivolto all'avvocato Paolo Scaparone per impugnare la convenzione stipulata nel luglio '89 con la società granata, allora presieduta dall'ingegner Gian Mauro Borsano. Il sindaco Giuseppe Vallone non usa mezzi termini: «Ci siamo stancati di aspettare, rivogliamo indietro il nostro terreno e pretendiamo il pagamento della penale di 240 milioni, come prevede la convenzione siglata con il Torino». L'appalto venne affidato nel '90 alla ditta Gima (spa collegata, a quel tempo, all'onorevole Borsano); ma dopo un anno i cantieri di via America furono chiusi. E nonostante le numerose sollecitazioni dell'amministrazione borgarese, non sono mai stati riaperti. Il progetto stabiliva la realizzazione, su un'area di 140 mila metri quadri, di cinque campi da calcio, uno da calcetto, una pista da atletica e due campi da tennis. Quattro miliardi il costo dell'operazione: 800 milioni messi a disposizione dal Coni, il resto dal Torino Calcio. La magistratura torinese ha però aperto un'inchiesta per controllare il modo in cui la Gima ha utilizzato i finanziamenti. L'impresa costruttrice è stata inoltre denunciata dalla società calcistica per l'enorme divario tra la somma stanziata e quella finora spesa, che non supera i due miliardi e mezzo. «Proprio per queste vicende giudiziarie non è stato possibile terminare l'impianto sportivo. E' comunque nostra intenzione farlo al più preso», spiega Piero Bonetto, responsàbile del settore edilizio della Torino Calcio. Ma questa giustificazione, «l'ennesima di questo tono», non soddisfa gli amministratori di Borgaro. Il sindaco: «Ora basta. Dobbiamo recuperare il tempo perduto e lavorare seriamente per la riqualificazione dell'area». Il Comune di Borgaro infatti acconsentì alla convenzione «anche per migliorare l'immagine della città - dice il sindaco oltreché per la garanzia di ottenere gratuitamente un campo sportivo». Tutto questo ora rischia di svanire nel nulla, ma in Comune non sembrano preoccuparsi e intendono destinare il terreno alla costruzione di strutture sportive e di un centro sociale. In questa direzione si è già mosso anche il consigliere provinciale verde Pasquale Cavaliere: ha presentato un'interpellanza in cui chiede che la Provincia sostenga l'iniziativa di Borgaro e contribuisca a ultimare il centro sportivo. Grazia Longo Tre anni fa l'appalto fu assegnato alla Gima collegata a Borsano 1 il sindaco Vallone 1 (a fianco) Borsano

Persone citate: Borsano, Gian Mauro Borsano, Giuseppe Vallone, Paolo Scaparone, Pasquale Cavaliere, Piero Bonetto

Luoghi citati: Borgaro, Comune Di Borgaro