Ucciso dai funghi Medici indagati

Ucciso dai funghi Medici indagati Mandato a casa dall'ospedale Ucciso dai funghi Medici indagati Tre medici del pronto soccorso dell'ospedale di Chieri sono stati raggiunti da un avviso di garanzia («omicidio colposo») dopo la morte per intossicazione da funghi di Piero Lanfranco, 46 anni, impiegato, residente a Cambiano in via Nazionale 82. L'inchiesta è stata affidata alla dottoressa Francesca Cristillin l'altra settimana, i provvedimenti sono stati presi dopo che è stata eseguita l'autopsia. Quale sia la vicenda lo racconta la vedova del Lanfranco, Lidia Carniello, 39 anni, anche lei rimasta intossicata: «Mio marito domenica 17 ottobre è andato a fare una passeggiata con mia figlia Simona, di 11 anni. Hanno raccolto funghi e li hanno dati a mia suocera che li ha cucinati il giorno dopo. Mia suocera conosce i funghi, ha trovato una "amanita phalloides" e l'ha gettata via. Però sembra, da quel che ci hanno spiegato in seguito, che ci fosse molta umidità, per la pioggia. E' bastato per "propagare" il veleno per contatto. Abbiamo mangiato tagliatelle ai funghi lunedì sera (per fortuna non le 2 bambine: Elena, la minore, ha soli 5 anni) e, dopo una notte terribile, siamo corsi al pronto soccorso di Chieri». Dopo un esame del sangue al mattino ed uno al pomeriggio, più alcune flebo per reidratare, alla sera i coniugi sono stati dimessi: "Prendete l'Enterogermina e tornate domani". Il giorno dopo stavano peggio, li hanno dovuto trasportare in ospedale. Dopo un altro esame del sangue il trasferimento al centro antiveleni del Molinette, a 36 ore dall'intossicazione. I coniugi sono ormai in prognosi riservata, però Lidia Carniello ha reagito alle cure. Lunedì 25 ottobre è stata dimessa. Niente da fare per il marito (tecnico collaudatore di impianti elettrici alla Mirafiori) che è invece entrato in coma epatico spirando il 27 ottobre. Il funerale è stato celebrato l'altro giorno, dopo l'autopsia. I medici sotto inchiesta sono Roberto Recupero, specialista di medicina interna che ha visiato per primo il 18 ottobre i coniugi, Guido Barberis, geriatra, che li ha seguiti nel pomeriggio dimettendoli alla sera, ed il chirurgo Alberto Kiss. Quest'ultimo era in un altro settore del pronto soccorso e non si è mai occupato, come conferma anche Lidia Carniello, della coppia. Il dottor Barberis e Recupero hanno dichiarato: «Quel martedì è stato fatto il "ragionevole". Non era possibile fare la lavanda gastrica perché erano già trascorse 12 ore dall'ingestione. Gli esami del marito avevano valori alterati, ma lui stesso ci ha detto che sottoponendosi ad esami periodici per il colesterolo aveva sempre registrato enzimi epatici mossi». La tesi dei medici è che l'uomo avrebbe potuto avere un problema epatico di cui non era a conoscenza. Lidia Lanfranco, rimasta sola a badare alle due figlie, ha ricevuto 2 giorni fa un'altra mazzata: «Sono stata licenziata, dopo 23 anni di lavoro come impiegata, dalla Bocci e Malandrone di Nichelino che è fallita. Ditemi, come posso fare adesso?». [m. vag.] Lidia Carniello è sopravvissuta al marito Piero Lanfranco «Al pronto soccorso di Chieri ci hanno detto di prendere Enterogermina»

Luoghi citati: Chieri, Nichelino