Mi manda lubrano 4, la speranza di Antonio Lubrano
Mi manda lubrano 4, la speranza Da mercoledì prossimo il quarto ciclo del programma in onda su Raitre Mi manda lubrano 4, la speranza Intanto le truffe sono aumentate del 25 per cento ROMA. «Vuoi vedere che in Italia le cose cambiano davvero»? E' intorno a quest'ottimistico interrogativo che Antonio Lubrano svilupperà, a partire da mercoledì prossimo, il quarto ciclo del suo programma in onda su Raitre. L'ipotesi di partenza, spiega il giornalista, è che forse, grazie ai tempi mutati «le domande delle persone normali troveranno qualche risposta». n che vuol dire, aggiunge Lubrano, che «da una parte lo sportello della pubblica amministrazione terrà nel massimo conto le richieste del cittadino e dall'altra il mercato risponderà congruamente alle aspettative di un consumatore che ha meno soldi da spendere». Ma se queste sono le speranze con cui «Mi manda Lubrano» torna ad affrontare il suo pubblico, la realtà sociale appare orientata in modo opposto: «Un recentissimo dato Istat - fanno sapere i responsabili del programma - dice che nei primi sei mesi dell'anno le truffe hanno avuto un incremento del 25%. Se l'anno scorso veniva fatta una denuncia ogni quarto d'ora, da gennaio a giugno del 1993 si è passata a una ogni dodici minuti. Un incremento senza precedenti». E magari ci sarà qualcuno che darà la colpa proprio a Lubrano: quei suoi seguitissimi viaggi nel- l'Italia dei tranelli (la media d'ascolto dell'anno scorso era di 4 milioni e 800 mila con punte di 5 milioni e 400 mila) avranno reso più scaltri gli italiani onesti. Ma forse anche quelli disonesti. «E' impensabile che le truffe possano scomparire - ammette Lubrano - ma io sono un tenace, a me prima che mi smontano ce ne vuole!». Sommerso dalle lettere dei telespettatori che scrivono a fiotti raccontando le proprie disavventure, ma anche suggerendo temi da trattare, Lubrano, che ha dovuto cambiare quattro volte il numero telefonico di casa («Mi capita spesso di venire svegliato da chiamate notturne mute»), pro¬ mette per questa nuova edizione le «lezioni anti-truffa» e il piccolo editoriale conclusivo «per lanciare il mio sasso nello stagno d'Italia». In più, nella serie che sta per iniziare, c'è una novità scenografica: «Un balcone di marca eduardiana, sullo stile di "Questi fantasmi", dal quale mi affaccerò per parlare con un invisibile dirimpettaio dei piccoli fatti della vita quotidiana». Lubrano non rinuncia al gran cilindro (quest'anno rosso fuoco) e assicura che ci sarà ancora spazio in trasmissione per i seguitissimi test sui prodotti di largo consumo, sulla salute e sui farmaci (una volta al mese), e per i pareri del consulente legale professor Ugo Ruffolo. «Siamo in linea con la tv del risparmio - aggiunge il giornalista - il nostro programma costa meno dell'anno scoiso: 160 milioni a puntata». Inevitabile l'accenno alla pubblicità per gli ottici di cui Lubrano, tra qualche polemica, è stato protagonista per tutto il mese di ottobre: «Mi sembrava una promozione congrua con il mio personaggio che aveva, tra l'altro, ottenuto il parere favorevole del Comitato di controllo sulla pubblicità. La protesta degli oculisti mi ha stupito: il mio spot non levava niente a nessuno di loro». [f. c] Antonio Lubrano
Persone citate: Antonio Lubrano, Lubrano, Ugo Ruffolo
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