Essere barbari è comodo

Ipendolari della droga e le scivolate della poliziotta RISPONDE 0.d.B. Al Sig. OdB il nome Golfo Aranci evoca colori e profumi di frutti antichi e un'atmosfera di sogno e di pace. Invece, proprio a Golfo Aranci una mattina (il 26 ottobre scorso) dei bambini guardando dalle finestre della loro scuola vedono, all'improvviso, nel piazzale sottostante un toro terrorizzato e braccato da uomini con fucili a ripetizione e mitragliette. Dopo ripetuti colpi i bambini vedono i tiratori (carabinieri) ammazzare il toro e tagliargli la testa. E vedono ancora uccidere altri 5 tori. Scrivono al sindaco, sconvolti... Laura Girardello Coordinatrice Lida, Roma GENTILE signora Girardello, la ringrazio della segnalazione di questa storia. «Il sindaco spiega che ha fatto uccidere il toro per difendere l'ordine pubblico su ordine del pretore. Potremmo anche capire tale intervento, ma non giustificarlo, tanto più considerando l'imperizia dei tiratori. Ma ciò che è assurdo è che il Sindaco aggiunga che gli altri 5 animali non erano tori, ma quattro vacche randagie e un vitello», lei scrive e giustamente obietta. «Ma, se il Sindaco è per legge responsabile della protezione degli animali, quel Sindaco Arancino come ha potuto risolvere tutto a fucilate, mentre era suo dovere seguire vie legali e civili? Perché non rispettare le leggi sulle macellazioni eutanasiche (legge 2 agosto 1978 n. 439, legge 14 ottobre 1985 n. 623)? Ahimè non ci sono che i Essbarè com ere bari modo bambini a rappresentare e difendere la cultura della vita. Gli adulti vivono ormai di violenza, di armi, di morte, di illegalità...». Lei lo dice chiaramente, gentile signora Girardello, e si batte per farlo capire agli altri. Ma i più non vogliono neppure stare a sentire storie e obiezioni simili. Citano immancabilmente che ben peggio fa l'uomo agli altri uomini, e che di quelio ci si dovrebbe preoccupare. Abbiamo un'idea di quello che continua a succedere in Bosnia? Per un poco ce ne siamo preoccupati e molti hanno detto che l'unica cosa possibile era intervenire massicciamente. Fare, insomma, la guerra a qualcuno per ottenere la pace. Ma non tutti si sono lasciati trascinare da questa istanza perché la guerra di Bosnia è veramente una guerra orribile e lasciarsi coinvolgere era pericoloso. Difficile dire chi abbia sbagliato di meno. Comunque, adducendo quest'alibi dell'assoluta impossibilità di ottenere un risultato contro l'infamia delle guerre etniche, pare che ci riconosciamo contemporaneamente la libertà di non intervenire in situazioni in cui si potrebbe fare qualcosa. Essere barbari è più comodo. Oreste del Buono Essere barbari è comodo

Persone citate: Girardello, Laura Girardello, Oreste Del Buono

Luoghi citati: Bosnia, Golfo Aranci, Roma