Catania, presi 11 fedelissimi di «Malpassotu» di F. Alb.

su.vpuro»noue Cucci «aguzzino» di cavalli per ripicco Clan Pulvirenti Catania, presi 11 fedelissimi di «Malpossohi» CATANIA. I pentiti tornano a parlare. E portano in galera una parte consistente di fedelissimi del boss Giuseppe Pulvirenti, «u Malpassotu». Undici persone sono state arrestate all'alba di ieri tra Catania, Beipasso, Misterbianco e Adrano. Fra loro, insospettabili e pericolosi gregari del capomafia già arrestato nel giugno scorso, dopo dieci anni di latitanza. Nel corso dell'operazione la polizia ha rinvenuto un arsenale, nascosto dentro due fusti di plastica: c'erano cinque fucili a canne mozze, una pistola, passamontagna, munizioni, un bilancino di precisione e documenti che i poliziotti definiscono «interessantissimi per continuare le indagini». Tra gli undici finiti in manette, anche alcune persone che non hanno mai avuto a che fare con la giustizia. Come i fratelli Gaetano e Carmelo Asero, titolari della casa di riposo «Villa Orchidea» di Paterno. Tra i fermati, Antonino Ensabella, magazziniere nella ditta di un famoso pasticcire di Belpasso. Accusati di far parte del clan del Malpassotu anche due cugini, Alfio e Rosario Licciardello, detti «i cawunari», i carbonai, e altre sei persone, [f. alb.]

Persone citate: Antonino Ensabella, Carmelo Asero, Clan Pulvirenti, Giuseppe Pulvirenti, Rosario Licciardello, Villa Orchidea

Luoghi citati: Adrano, Belpasso, Catania, Misterbianco, Paterno