Referendum, c'è anche la Lega di R. R.

Referendum, c'è anche la Lega PRESENTATE SETTE RICHIESTE Referendum, c'è anche la Lega Con Pannella per cambiare la busta-paga YROMA ISTO che le uniche riforme possibili sono quelle a suon di referendum, i radicali che hanno dato forza a questo strumento - ci riprovano e, questa volta, trovano come compagni di strada la Lega Nord, attratta dal contenuto «antistatalista» delle nuove proposte del partito di Pannella. Presso la Corte di Cassazione sono infatti stati presentati sette quesiti su cui si raccoglieranno le almeno cinquecentomila firme necessarie. Alcuni principi generali sono comuni a tutte le sette consultazioni: equità fiscale, libera concorrenza sia nel commercio sia nella prestazione di servizi tra pubblico e privato, antistatalismo. Ma ecco i nuovi referendum nei dettagli. Tasse dei dipendenti. Il referendum vuole l'abolizione del sostituto d'imposta. Cioè non saranno più i datori di lavoro a versare direttamente al fisco le tasse dei lavoratori dipendenti, ma questi ultimi se le ritroveranno in busta paga e provvederanno poi a versarle con il 740. Avranno cioè lo stesso trattamento che oggi viene riservato ai lavoratori autonomi. La proposta ieri è stata aspramente criticata dal capo degli ispettori tributari, Luigi Mazzino, secondo il quale-se passasse questo referendum «per il fisco sarebbe una vera jattura». Sanità. Un cittadino - questo il contenuto del referendum deve poter scegliere se pagare il servizio sanitario nazionale oppure optare per una assicurazione privata. Così sanità di Stato e sanità privata sarebbero in concorrenza (e i costi si ridurrebbero notevolmente). Cassa integrazione straordinaria. Doveva essere uno strumento per garantire l'occupazione e favorire la mobilità, ma di fatto si è trasformata in una sorta di sovvenzione costosissima per aziende in perdita. Va abolita. Trattenute sindacali. Attualmente le quote di iscrizione ai sindacati vengono prelevate direttamente dagli stipendi e dalle pensioni, e questo secondo i promotori del referendum deve finire. Chi vuole pagare il sindacato lo deve fare di sua spontanea volontà e di volta in volta. Tv di Stato tv commerciale. Il referendum propone l'abolizione della pubblicità per la Rai. Si farebbe così chiarezza: da una parte la tv pubblica, di servizio, pagata con il canone, dall'altra quella commerciale. Licenze di commercio. Aprire un negozio dovrebbe essere consentito a chiunque, senza bisogno di autorizzazioni delle autorità amministrative: se ne avvantaggerebbe la libera concorrenza e si eviterebbero occasioni di mazzette per ottenere licenze. Orari di vendita a piacere. Se passa questo referendum i negozi potranno aprire di giorno e di notte, in giorni feriali e festivi. Se ne avvantaggerebbero i consumatori e il servizio commerciale sarebbe compatibile con qualunque orario di lavoro del consumatore. Su questi quesiti, oltre ai federalisti, i repubblicani e i liberali, Pannella può contare questa volta sull'importante contributo della Lega. Ma solo su due dei referendum: quello sulla sanità e quello sulle tasse. Ieri il capogruppo leghista a Montecitorio, Roberto Maroni, si è incontrato con il radicale Peppino Calderisi per costituire un comitato organizzativo per la raccolta delle firme: questa volta - dato per scontato un prossimo scioglimento delle Camere - le firme devono essere raccolte entro un mese. [r. r.]

Persone citate: Luigi Mazzino, Pannella, Peppino Calderisi, Roberto Maroni