De Benedetti: contro di me «logge» e gruppi di potere

Dagli arresti domiciliari «grazie» a vescovo e sindaco Dagli arresti domiciliari «grazie» a vescovo e sindaco De Benedetti: contro di me «logge» e gruppi di potere IVREA. Il vescovo di Ivrea scrive una «lettera aperta» di solidarietà all'Ingegnere, e Carlo De Benedetti ringrazia con un'analoga «lettera aperta». «Quello che è avvenuto nei giorni scorsi è apparso assurdo non solo a me - scrive il presidente dell'Olivetti a monsignor Luigi Bettazzi - e lei ne ha colto l'essenza ed i pericoli, coraggiosamente divulgando il suo pensiero. La magistratura, com'è suo compito, renderà giustizia ed io sono tranquillo e fiducioso». Ma c'è di più. «Il rinnovamento del nostro Paese - prosegue De Benedetti - ha un percorso difficile e gli ostacoli aumentano quanto più intensa è l'aspirazione di tutti al cambiamento. Il potere delle logge e delle conventicole di potere che hanno minato questo Paese - ed io ne so qualcosa per quello che ho dovuto subire nell'episodio da lei citato del Banco Ambrosiano - è stato ed è ancora forte». E poiché l'intervento di Bettazzi ha suscitato perplessità e anche polemiche, De Benedetti aggiunge: «E' sconfortante che la limpidezza del suo carattere e l'onestà intellettuale delle sue posizioni, coerenti da sempre, vengano offese da attacchi volgari o immiserite da polemiche meschine spesso di dubbia buona fede». L'Ingegnere definisce la sua vicissitudine giudiziaria, culminata nell'arresto, «un frangente per me penoso, ma che comportava rischi anche gravi per le aziende che fanno capo al mio gruppo, prima fra tutte l'Olivetti cui ho dedicato e continuerò a dedicare tanta parte delle mie energie e della mia vita». E poiché Bettazzi gli chiedeva perché le pressioni per tangenti non fossero state denunciate in passato, De Benedetti scrive: «Non è scontato che si potesse fare ieri quello che oggi appare naturale e opportuno». Dagli arresti domiciliari, è partito un altro «grazie»: que¬ sto, rivolto al sindaco di Ivrea, Alberto Stratta. Dalla sua abitazione romana, De Benedetti ha telefonato ieri a Ivrea: il colloquio è durato circa dieci minuti e ne ha dato notizia lo stesso sindaco, definendolo «cordiale, di profonda stima ed amicizia»: «Ho trovato in De Benedetti un uomo molto tonico e carico nello spirito - ha detto Stratta - e non mi è sembrato per nulla abbattuto nel morale per le vicende giudiziarie; anzi, mi è parso determinato ad andare avanti, con tanta voglia di lottare per venire presto fuori da tutta questa storia». Lo stesso sindaco si è poi soffermato sulla vicenda giudiziaria, esprimendo perplessità sul mandato di custodia cautelare voluto dai magistrati romani. Stratta ha riferito che la telefonata si è conclusa con un prossimo appuntamento in città: «L'ho ringraziato e gli ho detto di tornare quanto prima: il suo posto è qui, dove ci sono gravi problemi da risolvere». [r.L] Lettera aperta a mons. Bettazzi «Molti ostacoli al rinnovamento» «Gravi rischi per le mie aziende» L'ing. Carlo De Benedetti e monsignor Luigi Bettazzi

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