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Adottato in Canada, tra poco disponibile anche in Europa Adottato in Canada, tra poco disponibile anche in Europa Un satellite per postino Può leggere l'indirizzo dallo spazio PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il postino satellitare è in arrivo. Dopo l'indirizzo, troverà sulla lettera le coordinate geografiche del destinatario. Anziché la cartina, lo guideranno i satelliti, indicandogli con estrema esattezza la sua posizione, da leggere su un apparecchio tascabile. Non più lunghe indagini presso i vicini, gincane in vie senza nome, avventure campestri: quando longitudine e latitudine coincidano al millesimo con quelle che reca la missiva, il nostro uomo saprà di essere arrivato. Bella invenzione. Ci arriva - informa «Le Figaro» - dal Canada, Paese ove i grandi spazi obbligano gli sfortunati postini a estenuarsi in ricerche spesso vane. Ma la sua estendibilità alla vecchia Europa è solo questione di tempo. Già ora l'approssimazione non supera i 2030 metri: in un vicino futuro lo scarto dovrebbe ridursi ancora. Grazie all'assistenza celeste, l'infallibile postino non suonerà più due volte. Secondo le autorità canadesi che si accingerebbero ad attivare sperimentalmente il servizio (e già l'Australia vorrebbe copiarle), l'iniziativa ha un prezzo accessibile. I satelliti americani Navstar, in orbita dal '78, forniscono gratis le informazioni necessarie. E' sufficiente poterle captare. I recettori sono grandi come una calcolatrice tascabile, il costo un po' meno, ma seimila dollari Usa non rappresentano comunque un ostacolo insormontabile per l'Arnministrazione. Qui sorge tuttavia un problema. Longitudine e latitudine astraggono dalla tipologia del terreno. Raggiungere il punto X senza conoscere strade, accessi, rilievo non è facile. Ma basterà inserire nel recettore una tessera elettronica che richiami sul piccolo schermo la mappa dei luoghi. La scala è interscambiabile a piacere. Ci serve uno zoom topografico? Lo screen farà apparire anche i minimi dettagli. Rapidità, efficacia: il nuovo sistema le assicura entrambe. Ma consente, in primis, una nuova gestione del personale. Sinora «formare» l'operatore richiedeva lunghi tirocini, specie nelle zone rurali. Ma con il magico bib-bip fra le mani ciascuno s'improvvisa nel ruolo. Enrico Benedetto