Tangenti elisoccorso, altri 4 arresti di Angelo Conti

Decapitati i vertici del Consorzio nazionale e della compagnia Croce Alata Decapitati i vertici del Consorzio nazionale e della compagnia Croce Alata Tangenti elisoccorso, altri 4 arresti Indagini su società che operano in diverse regioni Da uffici di una ditta spariti migliaia di documenti Quattro nuovi arresti nella vicenda delle tangenti per l'elisoccorso. Ordini di custodia cautelare hanno colpito i vertici del Consorzio Nazionale Emergenza ed Elisoccorso e il direttore generale di Croce Alata, una delle compagnie elicotteristiche che forniscono gli aeromobili. E' l'ultimo atto dell'inchiesta sulle tangenti pagate dall'ex direttore operativo del Cnee, Umberto Minniti (scarcerato nei giorni scorsi per un vizio di forma) all'ex assessore alla sanità Eugenio Maccari (che è invece ancora in carcere). Tutti i nuovi arrestati, accusati (in concorso con Minniti, Giancarlo Sironi e Salvatore Castagna) di corruzione, truffa e violazione alla legge sul finanziamento dei partiti, avrebbero partecipato - direttamente o indirettamente - alle trattative per la definizione dell'importo delle tangenti. I carabinieri del capitano Golini hanno accompagnato in carcere anche il leader del consorzio, Massimo Bianchi, 49 anni, ingegnere, residente a Santa Maria delle Mole (Roma) in viale della Repubblica 280. Oltre ad essere direttore generale del Cnee, Bianchi è consigliere amministrativo della compagnia Croce Alata ed azionista delle società Management '91 e Aet (che la controllano). Con lui è stato ammanettato Marcello Velia, 48 anni, Albano Laziale (Roma), via Catullo 11, dipendente dell'Ari, amministratore delegato del Cnee, consigliere d'amministrazione di Croce Alata, Air Technologies, anche lui azionista della Management '91 e di Aet. Velia, che per l'Aci è responsabile dell'Ufficio Traffico e Trasporti (una sua relazione è stata fra le più seguite al recente convegno di Stresa), è anche consigliere di amministrazione del Consorzio Piemonte Emergenza (che gesti¬ sce il 118). Una figura più strettamente elicotteristica è Emilio Dalmasso, 37 anni, torinese, via Saluzzo 46: è direttore generale della compagnia Croce Alata e presidente del consiglio di amministrazione di Aet. Poi c'è Edoardo Ballarmi, 49 anni, milanese, via Leopardi 31, amministratore delegato di Croce Alata e amministratore unico di Elitaliana (la compagnia che fornisce gli Agusta A 109 di stanza a Torino e a Novara). Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Rivoli. In serata si è costituito Ballarmi, che aveva contattato il pm Ferrando tramite il suo legale Mittone. Il magistrato procederà agli interrogatori nei pros- simi giorni. Dovrà far luce su una fittissima rete di società (con, ai vertici, sempre le medesime persone) che gestivano i vari aspetti del servizio di elisoccorso. E capire perché dalla sede di Croce Alata siano spariti negli ultimi giorni migliaia di documenti. Molti sarebbero stati distrutti da Dalmasso. Gli inquirenti sospettano che contenessero indicazioni su tangenti pagate anche in altre regioni italiane: il Cnee fornisce infatti, oltre ai mezzi in servizio in Piemonte, quattro elicotteri alla Sicilia e tre all'Emilia Romagna. Complessivamente un business da oltre cinquanta miliardi all'anno, tangenti a parte. Angelo Conti Rete di aziende con gli stessi dirigenti Affari per 50 miliardi L'ing. Massimo Bianchi e (a sinistra) Marcello Velia