Un Toro di uomini veri

Coppa delle Coppe: difesa rinforzata per reggere all'assalto degli scozzesi Coppa delle Coppe: difesa rinforzata per reggere all'assalto degli scozzesi Un Toro di uomini veri Mondo carica i suoi ad Aberdeen ABERDEEN DAL NOSTRO INVIATO Una partita per uomini veri. Così Mondonico carica e responsabilizza il Toro che stasera, nell'arena del Pittodrie Park, dovrà difendere a... cornate, dai furibondi assalti dell'Aberdeen, il 3-2 dell'andata. E sarà un Toro tutto italiano, per altro già sperimentato nella gaia di ritorno con il Lillestroem. Niente Jarni e Aguilera, dunque, con Francescoli in panchina e Saralegui a casa davanti alla tv, in compagnia di Annoni che ha una caviglia fuori uso. Secondo Mondonico è la miglior formazione del momento per affrontare la battaglia, anche se ritiene Francescoli il partner ideale di Silenzi e Carbone: «L'uruguaiano non è in forma. A Cagliari li ho messi insieme in un Toro che si è fatto rispettare. Un Toro persino troppo bello che si compiaceva di giocare alla pari, come con Juve e Samp. Siamo stati condannati dagli episodi e tale considerazione induce a chiedersi se vale la pena di cercare di segnare un gol più degli avversari o prenderne uno in meno». Ad Aberdeen, il tecnico granata scenderà a un compromesso, erigendo un bunker dal quale sono previste sortite. E poco importa se qualcuno storcerà il naso e Mondonico verrà tacciato di propositi catenacciari: «Un'etichetta che mi ò già stata appiccicata addosso per due anni. Avevo la miglior difesa, come adesso hanno altri miei colleglli che vengono esaltati. E' il tema dell'antipatia e della simpatia. Ma questo Toro non va processato per aver perso contro squadre più forti». Il Mondo s'ingegnerà per contrastare quel calcio anglosassone che si esprime molto per via aerea e che non ha mai amato anche se il suo idolo era Best, un atipico che pareva di scuola latinoamericana; sente che non finirà 0-0 e chiede ai suoi almeno un gol. Toccherà a Silenzi e Carbone provarci, in contropiede. E il ragazzo, definito da Mondonico «quello che usa il pennello e la fantasia dell'artista», avrà più libertà. Alle due punte si aggiungeranno a turno Sergio, Mussi, Venturin e Sinigaglia (su Jess), la Maginot di centrocampo, con Fusi regista a protezione di Gregucci e Delli Carri (su Paatelainen e Shearer), con Fortunato libero davanti a Galli. Dal portiere, criticato perché non si avventura in uscite a rischio, Mondonico, più che i miracoli, pretende sic fedele a se stesso: «Ha dimostrato cosa vale. C'è chi fa il secondo libero, come Higuita, e chi si sente più sicuro stando tra i pali». Delle 12 reti subite, però, la metà sono arrivate su colpi di testa e Galli dovrà mulinare i pugni per respingere i cross che spioveranno nella sua area. Ma non sembra spaventato: «Ci aspettavamo la stessa cosa a Torino, invece gli scozzesi ci misero in difficoltà con la loro organizzazione e non con il gioco all'inglese. Fu una prima mezz'ora da incubo, poi capimmo chi avevamo di fronte e ribaltammo le parti. Ora, con due risultati buoni su tre, dovremo impostare il gioco e non farcelo imporre dagli scozzesi». Bruno Bernardi Ad Aberdeen ore 20,30 Aberdeen Torino SNELDERS 1 GALLI McKIMMIE 2 MUSSI SMITH 3 SERGIO KANE 4 GREGUCCI McLEISH 5 DELLICARRI IRVINE 6 FUSI JESS 7 SINIGAGLIA GRANT 8 F0RTUNAT0 SHEARER 9 SILENZI RICHARDSON 10 CARBONE PAATELAINEN 11 VENTURIN Arbitro: MERK (Germania) WRIGHT 12 PASTINE BOOTH 13 COIS BETT 14 S0RD0 CONNOR 15 FRANCESCOLI WATT 16 POGGI All.: MILLER AIL: M0ND0NIC0 ANDATA: 2-3 Il presidente Goveani sostiene che, sul caso Aguilera, non ha mai parlato con Spinelli

Luoghi citati: Cagliari, Germania, Torino