«Cielito lindo» non ride sul Papa?

i ir Dopo la denuncia di una radio per i tagli al «Gruppo per lo sbattezzo» «Gelilo lindo» non ride sul Papa? «Macché censura, noi diciamo ben di peggio» MILANO. Censura? Censura a «Cielito Lindo»? Macché. Calma piatta negli studi milanesi della Rai di fronte alla denuncia di una radio, Rete Otto Network, che lamenta un taglio «sospetto» all'ultima puntata della trasmissione della terza rete, ai danni di «Tony e i volumi» e del sedicente «Gruppo per lo sbattezzo». A finire nel cestino, insieme con altro materiale, sarebbero state la sequenza in cui Claudio Bisio inalbera davanti alle telecamere un fotomontaggio in cui «Tony» dà la mano al Papa e quella in cui Athina Cenci nota l'adesivo degli «sbattezzati» con su scritto: «Papa Wojtyla? No grazie». Salutata, tale scritta, assicurano i denuncianti, da spontaneo e corale applauso del pubblico. «Censura moraleggiante nella Rai dei professori?», si è domandata ieri mattina la redazione di Rete Otto Network. Mah! Da Roma Stefano Balassone, vicedirettore di Raitre, ritiene che «quel particolare episodio sarà stato cestinato perché poco spiritoso, poco divertente, non riuscito dal punto di vista dello spettacolo». Tanto più che, assicura Balassone, da ogni registrazione di «Cielito Lindo» viene tagliata mezz'ora di girato, per stare nei tempi e per non appesantire la trasmissione. Anche Romano Frassa, ideato- re del varietà di resistenza umana, nega il complotto ai danni del «Gruppo per lo sbattezzo»: «Nella stessa puntata», ricorda, «abbiamo mandato in onda una vignetta di Altan, certo non meno dura di quello striscione, sull'inutilità del battesimo. Abbiamo proposto il viaggio a Lourdes dell'handicappato, e avevamo già inquadrato il cartellone in cui il nostro "Tony e i volumi" stringeva la mano a Wojtyla. Quella sequenza sarebbe stata una ripetizione, dunque ne abbiamo fatto a meno. Non facciamo la trasmissione per favorire l'autopromozione di chi vi partecipa». Non si può dire che «Cielito Lindo» abbia preso il posto di «Su la testa!», nonostante la stessa collocazione oraria, lo stesso spirito e persino la stessa partenza, forse scaramantica, al termine della proiezione del film «Il portaborse». Pure il tasso di reattività e di polemica alle provocazioni della trasmissione condotta da Bisio e Athina Cenci pare, francamente, un po' bassino. Ma Frassa assicura che «dopo la terza puntata, siamo soddisfatti. Non era nostra intenzione fare concorrenza a "Su la testa!", questa è un'esperienza diversa, più collettiva. Ci muoviamo, come tutti, sulle macerie del Paese. E tra le macerie, c'è quel che c'è». [st. mi.] i ir Claudio Bisio è tra i conduttori del programma di Raitre

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