Il Likud conquista Gerusalemme di Aldo Baquis

Numero due è un italiano. Dalle elezioni amministrative un durissimo colpo per Rabin Numero due è un italiano. Dalle elezioni amministrative un durissimo colpo per Rabin Il Likud conquista Gerusalemme Dopo 28 anni sconfitto il sindaco laborista TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Gerusalemme volta pagina e, per la prima volta nella sua storia, sceglie un sindaco del «Likud»: Ehud Olmert, 48 anni. Nelle elezioni amministrative nazionali, a cui il premier Rabin ha voluto nei giorni scorsi attribuire anche un significato politico di appoggio ai negoziati di pace con i palestinesi, il Likud è riuscito a conseguire altre vittorie significative: a Beer Sheva, dove il suo candidato ha ottenuto la metà dei voti, e nel sobborgo popolare di Bat Yam (presso Tel Aviv) dove i laburisti hanno perso il primato. A Tel Aviv, il candidato del Likud Roni Milo e il laburista Avigdor Kahalany erano ieri sera ancora alla pari, mentre lo spoglio delle urne era ancora in corso. A Haifa i laburisti hanno conseguito invece una vittoria netta. Ma la battaglia più drammatica è stata quella di Gerusalemme, dove il sindaco uscente, Teddy Kollek, 83 anni, aveva mantenuto il potere ininterrottamente dal 1965. A sconfiggere «il vecchio leone» è stata - oltre alla sua età - un'eterogenea coalizione che ha visto i quartieri ebraici ultraortodossi mobilitarsi, nelle ultime 24 ore, a favore di Olmert, mentre i quartieri arabi di Gerusalemme Est (dove in passato i laburisti avevano raccolto migliaia di voti) hanno accolto l'invito dell'Olp e di «Hamas» di boicottare il voto. Solo il 3,5% dei 97 mila palestinesi che avevano diritto di voto sono andati a votare: è stato questo un modo di punire i laburisti per una loro ambiguità di fondo. Kollek era infatti contrario all'insediamento di ebrei all'interno dei quartieri arabi. Ma è stato lui in questi anni ad alterare gli equilibri demografici nei quartieri nuovi di Gerusalemme Est, dove oggi vivono più ebrei che arabi. Olmert - ex ministro della sanità nell'ultimo governo Shamir - è considerato moderato, un uomo di apparato. Nella sua propaganda elettorale, ha ribadito che la riunficazione di Gerusalemme è irreversibile e che il suo carattere ebraico sarà rafforzato. Olmert ha però assicurato che si impegnerà a garantire la libertà di culto per tutti i fedeli delle tre religioni monoteistiche. La vittoria del Likud a Gerusalemme ha portato alla ribalta, per la prima volta, anche un israeliano di origine italiana: l'architetto David Cassuto, originario di Firenze, che è al secondo posto nella lista di Olmert. ATaba intanto (sul Mar Rosso) i delegati di Israele e dell'Olp si sono lasciati ieri all'improvviso, senza fissare la data della ripresa dei negoziati sull'autonomia a Gaza e a Gerico. All'origine degli screzi, la diversa interpretazione degli accordi bilaterali per quanto riguarda il ritiro dell'esercito israeliano. «Si tratta di una mini crisi», ha detto un ministro israeliano. «I palestinesi hanno come noi interesse a raggiungere un accordo entro il 13 dicembre». L'ordine di sospendere i negoziati è giunto direttamente dal comando dell'Olp a Tunisi, dopo che lunedì gli israeliani avevano presentato una prima carta geografica da cui si desumeva che anche in futuro l'esercito sarebbe rimasto appostato nel Sud della striscia di Gaza (Gush Katif), in tre piccole enclaves e lungo le arterie principali. I palestinesi hanno ieri insistito per un ritiro totale, ma in privato hanno detto di accettare la presenza di una forza israeliana (mobile) incaricata di difendere i coloni. Mentre il futuro di Gaza veniva discusso nella suite dell'Hilton di Taba, nella Striscia si è creata ieri notevole tensione quando sui fax di alcune agenzie è apparso un comunicato della Jihad islamica che rivendicava «il rapimento e l'uccisione di un colono ebreo». Una breve indagine ha però dimostrato che l'uomo - Rami Rahamim Shavit, 31 anni - era vivo e vegeto. In Cisgiordania, è proseguita ieri l'offensiva scatenata dagli islamici di Hamas per far fallire gli accordi di autonomia fra Israele e Olp. Ancora una volta, un terrorista suicida del gruppo Ez Aldin Al-Qassam ha cercato di compiere una strage di civili israeliani mettendosi alla guida di una Subaru carica di bombole di gas e di esplosivo. Per un difetto tecnico, la deflagrazione ò av¬ venuta prima del previsto, mentre l'uomo attraversava un incrocio deserto della Cisgiordania, a due km da una colonia ebraica. L'autista è stato dilaniato dallo scoppio. «Dalla firma degli accordi con Israele - ha detto Rabin l'Olp ha cessato la sua attività terroristica. Questi attentati sono dunque opera di quei palestinesi che vogliono bloccare il dialogo fra noi e l'Olp». Aldo Baquis Campagna elettorale a Gerusalemme: da un furgone si invitano i palestinesi a votare per Teddy Kollek sindaco (foto reuterj