Parigi, sfratto al morto senza fiori di Enrico Benedetto

Parigi, sfratto al morto senza fiori FRANCIA Dopo 4-5 anni di abbandono, sequestro per far posto a nuove sepolture Parigi, sfratto al morto senza fiori II Municipio requisisce le tombe mal custodite PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Guai a non deporre crisantemi sulle tombe parigine: i proprietari rischiano di vedersi requisire il sepolcro dalla «Mairic», che lo rivenderà sfrattando ossa e ceneri. Difficile indovinare se il bellicoso programma favorisca più la devozione floreale o l'ipocrisia. Ma è sicuro che il municipio non aveva altri metodi per arrestare il degrado. Non dimentichiamo che a Parigi il turismo cimiteriale costituisce un'attrazione non secondaria. E ove la pietà dei familiari mostrava qualche breccia, la coazione amministrativa dovrebbe convincere anche i più restii. Non che occorra bigiare il 2 novembre una volta appena per incorrere nei fulmini chiracchiani. Lo status di «abbandono» richiede 4-5 anni senza fiori, riparazioni, pulizie. Oltre una soglia così lunga - ritiene l'assessore Jacqueline Nebout le concessioni devono liberarsi automaticamente. Incluse quelle «perenni». Una leggina che de Gaulle fece approvare nel dopoguerra fornirebbe l'appiglio giuridico per espropriare i sepolcri. I resti verranno inceneriti, poi li si deporrà altrove. La tomba riceverà allora nuovi ospiti, che pagheranno a caro prezzo l'installazione prestigiosa. Parigi chiede loro un impegno solenne a rispettare l'architettura funeraria messa in opera dai predecessori e assicurarne il restauro. Insomma la tomba rimarrà - perlomeno esteriormente - altrui: i nuovi «coloni» non potranno fabbricarsela a propria immagine. L'iniziativa arriva dal PèrcLachaise, che alcuni mesi fa volle rinverdire le sue glorie cadenti e anonime (perché, sia ben chiaro, uomini e donne illustri - manutenzione o meno - sono intoccabili). Fece rumore, ma l'eccezionalità del camposanto giustificava misure straordinarie. Adesso, invece, tocca all'intera metropoli. Madame Nebout si difende. Teme l'accusino di promuovere una messinscena cultuale, imporre per legge la memoria, farla riposare sulle decorazioni anziché nel cuore. «La verità è una sola: con 6 miliardi nel budget, il nostro servizio può erogare un'assistenza irrisoria. Sopperire alle mancanze dei privati richiederebbe un bilancio quadruplo. Né vogliamo mantenere sepolture, a centinaia, invase dalle erbacce». Verranno riaggiudicate 2 tombe su 3. L'ultima l'abbatteranno per non sovraffollare il terreno. Dunque si circolerà meglio. Magari con i vespini già disponibili in qualche luogo per visitatori pigri o frettolosi. Enrico Benedetto

Persone citate: Jacqueline Nebout

Luoghi citati: Francia, Parigi