Il mondo si inchina: «Grazie»

Il mondo si inchina: «Grazie Il mondo si inchina: «Grazie » Addio commosso su tutti i giornali esteri Tutti i giornali esteri, ieri, hanno dedicato pagine intere alla vita e alle opere del regista. Fra i britannici, il «Times» rende omaggio a Fellini inserendolo nella rosa dei «pochissimi registi che hanno rinnovato il cinema del secondo dopoguerra»: «Con la morte di Fellini, il cinema ha perso un po' del colore di cui ha tanto bisogno». L'«Independent» ha dato in prima pagina e con grande rilievo la notizia: «Fellini ha infranto tutte le regole narrative di Hollywood in film che malgrado qualche autocompiacimento sono stati girati con la confidenza del genio». Per il «Guardian», Fellini è stato un grande regista perché «aveva una visione unica e l'abilità di renderla con un'espressività altrettanto unica». Anche la Germania, con le prime pagine dei suoi quotidiani, ha dato l'addio a Fellini inchinandosi davanti alla morte di «un grande». «Il grande marionettista nel labirinto dei moderni» è stato il titolo del servizio della «Frankfurter Zeitung», in cui si afferma che Fellini fu «il più grande creatore di miti del cinema europeo» e che a questi miti appartiene anche «la sua stessa persona». In Svizzera, radio, televisione, agenzie e giornali hanno dedicato lunghi servizi al regista. Commemorazione ai massimi livelli per la stampa francese. Le prime 13 pagine di «Liberation» sono state esclusivamente dedicate alla morte di Fellini. In prima, foto a tutta pagina del regista scomparso, con due sole parole: «Maestro cinema». In seconda si comincia con «E Fellini va», «L'Italia perde il suo grande poeta», e poi testimonianze, fotografie della carriera, di collaboratori e attori creati da Fellini, i suoi disegni e i personaggi fantastici. Il «Figaro» ha dedicato 4 pagine al regista, in cui compare anche un pezzo scritto in francese da Frutterò e Lucentini. Il «Quotidien de Paris» polemicamente scrive, sotto il titolo «La morte di Fellini, in Italia lacrime tardive e degni silenzi», che il presidente Scalfaro ha parlato di «vuoto immenso» e di sentimenti di «ammirazione e affetto». Ma ricorda che lo stesso Scalfaro, a quel tempo collaboratore deU'«Osservatore Romano» stigmatizzò l'uscita de «La dolce vita» per «le scene di perversione, prostituzione, erotismo orgiastico» contenute nel film. Ampi servizi anche su «Parisien», «France Soir» e «L'Humanité». Grande commozione anche in Spagna. «Abc» dedica alla memoria del Maestro 10 pagine. Quattro, invece, quelle riservate da «El mundo» ed «El Pais». L'aspetto «immaginifico» dei film di Fellini, la sua fantasia, la spietata tenerezza con cui guarda a se stesso e alla realtà sono ricordati con rispetto anche dalla stampa Usa. I film di Fellini «sono conditi con artifici, maschere, volti inquietanti», scrive il «New York Times». Ma ciò che conta, prosegue, è «il mondo che egli ci mostra»: un mondo «costruito negli studi, che però dimostra l'essenza vera di ciò che è il mondo esterno: un circo». Il «Washington Post» si tuffa nel «ridondante, barocco» linguaggio del «Maestro» e il «New York Post» si sofferma sulla «lirica miscela di grottesco, bizzarria e bellezza» delle opere di Fellini. «Usa Today» scrive che il regista «ha catturato nei film il carnevale della vita» e il «Daily News» lo definisce leggendario. La vita e la morte di Fellini, infine, hanno dominato anche i giornali argentini, dal «Garin» («E' stato per il cinema quello che fu Colombo per l'Europa: lo scopritore di un nuovo mondo») a «La Nacion» a «La Prensa». Ir. cri.] Times: senza di lui il cinema perde colore Liberation gli dedica le prime 13 pagine «Poeta dell'Italia» La copertina di Liberation, che ha dedicato 13 pagine a Fellini

Luoghi citati: Europa, Germania, Hollywood, Italia, Spagna, Svizzera, Usa