Se il cuore batte solo cinque volte al minuto

PRIMATI SUBACQUEI PRIMATI SUBACQUEI Se il cuore batte solo cinque volte al minuto Oltre i 10 metri, un'incredibile bradicardia per risparmiare ossigeno ISOLA di Montecristo, 11 ottobre: Umberto Pelizzari scende in apnea a 123 metri in 2 minuti e 27 secondi e stabilisce il record mondiale di immersione in apnea in assetto variabile assoluto «no limits»: è sceso cioè trascinato da una zavorra di 40 chili ed è risalito con l'aiuto di un palloncino. L'atleta detiene anche il record in assetto costante (si scende con la capovolta e si risale pinneggiando senza toccare il cavo) a 70 metri e in apnea da fermo a 7 minuti e 8 centesimi. A luglio a Siracusa, il cubano Pipin Ferreras aveva mvece stabilito un altro record: 96 metri, in assetto variabile. Era sceso con una zavorra (non deve superare un terzo del peso dell'atleta) ed era risalito pinneggiando. Pelizzari e Pipin, che appartengono entrambi alla stessa squadra, la Sector diving team, si rincorrono negli abissi rosicchiando centimetri alla classifi¬ ca dei record con la lucida consapevolezza di potersi ancora superare. Potrebbero arrivare fino a 140, forse 150 metri sotto. Questa strana disciplina in cui l'uomo si trasforma in anfibio, storicamente legata allo sfruttamento delle risorse sottomarine (per esempio, i pescatori di perle) o alla ricerca scientifica, è stata alimentata dall'antagonismo dei suoi precursori Maiorca (-80 metri nel '73) e Mayol (-105 nell'83). La sua utilità? Permette di sperimentare e migliorare attrezzature subacquee o nuove lenti a contatto in sostituzione della maschera. La scalata degli abissi ha aperto la strada anche a studi scientifici sulle alterazioni nel metabolismo e ad applicazioni pratiche nel campo della terapia iperbarica. Quando il sub si immerge in apnea (cioè senza l'uso di bombole), si verifica un aumento dei battiti cardiaci seguito, oltre i 10 metri, da un rallentamento della loro frequenza (bradicardia) che consente di ridurre al minimo il consumo di ossigeno. Alla bradicardia si collega il fenomeno del blood-shift: per effetto della pressione dell'acqua (a -120 equivale a 13 atmosfere, cioè 13 chili per centimetro quadrato) che costringe i sub a compensare per salvaguardare i timpani, la capacità polmonare si riduce proporzionalmente alla profondità. Lo spazio polmonare liberato, per la compressione dell'aria inspirata, viene occupato dalla massa sanguigna. Il blood shift è il passaggio del sangue dalle parti periferiche del corpo al cuoi e e ai polmoni. Il rischio maggiore per chi va in apnea è la sincope anossica, la perdita di conoscenza dovuta alla mancanza di ossigeno. I record sono stati conquistati dopo allenamenti costanti sotto la guida di medici ed esperti. L'immersione è preceduta da esercizi di concentrazione (Pelizzari fa training autogeno e tecnica di respirazione pranayama, Pipin si è preparato con una tecnica cinese, Jacques Mayol e Angela Bandini, che è scesa a 107, con lo yoga). Questa fase serve non soltanto a favorire la concentrazione, ma anche a diminuire il battito cardiaco e ridurre il ritmo delle funzioni vitali per consumare meno ossigeno. Durante gli alicnamenti, due anni fa, Pelizzari era stato sottoposto a una serie di test e aveva fatto scalpore la scoperta di una quantità di anidride carbonica inferiore al momento dell'emersione rispetto alla partenza. Sembrava un fenomeno inspiegabile, poi si è scoperto che l'anidride carbonica veniva assorbita dal sangue e rilasciata successivamente. Con i cardiofrequenzimetri era stato studiato, attraverso un elettrocardio-

Persone citate: Angela Bandini, Jacques Mayol, Mayol, Pelizzari, Pipin, Pipin Ferreras, Umberto Pelizzari

Luoghi citati: Maiorca, Siracusa