SE GIRI L'ORESTE ASCOLTI LO STEREO
SE GIRI L'ORESTE ASCOLTI LO STEREO SE GIRI L'ORESTE ASCOLTI LO STEREO sidera non essere abbandonato («Re solo: fifa») anche perché non può darsi coraggio zufolando, poiché risulta totalmente incapace di modulare il fischio («Re fa solo "fi"»). Ricordiamo che tale Monarca è l'immagine balasiliana del pensatore, una possente statua di Rodin dentro a una pizzeria. Quindi non sottovalutiamo le implicazioni dell'allegoria: il Monarca, come il Pensiero, deve trovare il filo, deve parlare più lingue, non deve sperdersi in zufolìi abili ma inconsistenti, ha paura di restare da solo, e seduce. Infatti conclude la nostra corrispondente da Balasil: «al Monarca gli si fa la corte (ovviamente) e si va subito al sodo»: «filo re: sofà». Dalla stessa corrispondenza di Raffaella Confalonieri si deduce che i balasiliani traggono il loro sostentamento soprattutto dalla pesca in mare: infatti hanno una concezione mi¬ stica delle attività dei bacini di carenaggio («calafatare: fatare la ca'. Là reca fata...» e molte altre combinazioni) e dei fabbri che vi lavorano, identificati con una divinità solare egizia («limatura li matura: tu ramali, ma turali!, tura mali. Lima, tu Ra»). C'è da studiare per anni. «Filoso fare» è una permutazione di «filosofare» o no? E lo «stere-o» di «O-re-ste» (ce ne parla Roberto Morraglia, Sanremo, IM) non è forse un «bifronte sillabico»? Stiamo confondendo le carte in tavola? Ebbene sì. Lo strutturalismo balasiliano è una disciplina aspra, distingue tre gradi della permutazione semplice e un affollamento di casi di permutazione combinata. Sulla Terra vediamo sciocchi spostamenti di sillabe, a Balasil sono immutabili regole del linguaggio. Nella permutazione semplice, le sillabe non vengono modificate. pizza Margherita: con doppia mozzarella. Seguendo l'augusto esempio dell'omonima regina, la pizza viene mangiata con le dita e il problema è recidere pazientemente le sue irregolari filosità. Riassumendo: «filosofare filosofa Re: filoso fare, filo so fare» (l'ultima frase, se attribuita alla mozzarella significa che essa è conscia del proprio Essere-per-il-filare; se è attribuita al Monarca può alludere alle sue capacità di seduttore). Aiutati da questa figura emblematica, incominceremo a permutare e troveremo una smentita dialettica alla vocazione filamentosa di Mozzarella e Monarca: «fa solo refi». Il Monarca ha smarrito il rocchetto che gli va ridato: «reso, fa filo». Il Monarca è un buon poliglotta (richiestogli «come suona "fuoco" in inglese?» risponde: «lo so, fa "fire"!»), e talvolta, come un bambino, de¬ tb ""TELL' ultima puntata [§H ! della «Posta in Gio|BJB co» abbiamo fatto I w I un'escursione a BaI Wol I lasil, avvalendoci 3 rati delle testimonianze [j ÌHl eli molti esploratori e } «fi visitatori. Le abbia1 ali mo pubblicate una JL. al dietro all'altra, senza troppi commenti, poiché siamo per una storiografia legata ai fatti e ai documenti, e sempre fondata sulle testimonianze dirette. No, non troverete qui ricostruzioni di fantasia, congetture campate per aria, filosofemi, storie romanzesche. A Balasil, «realtà» è «altare» e «altare» è «realtà». Si crede e si rendono omaggi solo ai crudi dati di fatto. E il dato di fatto da cui tutti gli altri discendono, «la verità rivelata», è che a Balasil si permutano sillabe a tutto andare («re-al-tà» = «alta-re»; «la-ve-ri-tà» «ri-ve-lata»). La concezione balasiliana della filosofia come forma di governo è stata esposta da Raffaella Confalonieri (Monza, MI) con acuta capziosità. Innanzitutto «filosofare» equivale a: «filosofa Re»: quindi il Monarca pensa, e chi pensa è Monarca. Cogito, ergo sum: sul trono. Ma «filosofare» equivale anche a «filoso fare», ovvero a un comportamento duttile e sfibrante. Come nella recente filosofia contemporanea terrestre si parla di pensieri deboli e di rizomi, il «filoso/fare» balasiliano trova la sua immagine fondante (e fondente) in un re cogitabondo davanti alla sua
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