Due inchieste della Procura di Torino

Due inchieste della Procura di Torino Due inchieste della Procura di Torino Per gli archivi dell'Inps e per appalti a Caselle Il nome di Carlo De Benedetti compare in due inchieste aperte dalla Procura di Torino. La prima è quella del sostituto procuratore Gian Giacomo Sandrelli, che indaga sul crack di 16 miliardi di un commercialista torinese, Maurizio Camerano, recentemente condannato a 5 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta. Camerano avrebbe ricevuto dalla Olivetti 300 milioni por aver fatto da intermediario tra la società di Ivrea e l'Inps di Torino per la computerizzazione degli archivi dell'istituto. Nel luglio scorso il magistrato aveva manifestato l'intenzione di ascoltare Carlo De Benedetti per sapore di che tipo di intermediazione si trattò, e se quella somma venne poi regolarmente iscritta nel bilancio Olivetti. L'incontro non ebbe luogo. L'inchiesta sulle presunte irregolarità aveva portato alla luco alcuni elementi interes¬ santi: Camerano avrebbe mosso a frutto i suoi contatti in casa Olivetti e nel sindacato (che partecipa alla gestione dell'Inps) per far andare a buon fine l'accordo, concluso a metà degli Anni Ottanta. 11 commercialista aveva dichiarato: «L'accordo prevedeva una fornitura di terminali per gli archivi del costo di 3 miliardi. Io ho ricevuto 300 milioni per la mia intermediazione». L'Inps aveva quindi precisato: «Abbiamo svolto accertamenti sui contratti conclusi con l'Olivetti dalla metà degli Anni Ottanta. Ne risulta che l'Istituto non ha mai pagato commissioni per intermediazioni». E dopo il fallimento del commercialista Camerano emerse che il creditore numero uno (con 2 miliardi e 008 milioni) era Mauro Scarpellini, ex segretario amministrativo nazionale della Uil. Interrogato, Scarpellini disse che quelli Il pm Sandrelli chiese di sentire Craxi dopo le accuse all'ingegnere «erano soldi della confederazione», e di non aver mai avuto rapporti con la Olivetti. In seguito, il pm Sandrelli chiese di poter sentire l'ex segretario del partito socialista Bettino Craxi, che nella sua requisitoria alla Camera del 4 agosto aveva lanciato pesanti accuse contro De Benedetti (lo definì «un principe della corruzione pubblica»). C'è un'altra inchiesta in cui compare marginalmente - Carlo De Benedetti. E' quella aperta dal sostituto procuratore Vittorio Corsi sulle tangenti pagate per realizzare la nuova aerostazione di Caselle. Il direttore commerciale della Tecnotour (gruppo De Benedetti) avrebbe versato circa 60 milioni a Maurizio Bordon, ex presidente della Sagat, la società che gestisce l'aeroporto torinese. Quei soldi sarebbero stati la tangente per l'informatizzazione de! parcheggio automatico. 11 magistrato indaga anche sulla mancata realizzazione di un hangar per la Eurofly, società di noleggio charter i cui principali azionisti sono il gruppo De Benedetti e l'Alitalia. L'indagine intende accertare che fine abbiano fatto gli 8 miliardi di aumento di capitale deciso nel 1989 dalla Sagat per la costruzione dell'opera (mai realizzata).

Luoghi citati: Ivrea, Torino