Gli sci «spazzano» l'austerity di Gigi Mattana

Nonostante la crisi, operatori ottimisti. E a Cervinia skilifts già in funzione Nonostante la crisi, operatori ottimisti. E a Cervinia skilifts già in funzione Gli sci «spazzano» l'austerity Nevicate abbondanti, promesse d'affari sulle Alpi Un calcolo preciso non è mai stato fatto, ma è certo che il mondo del turismo invernale muove cifre da capogiro. A parte gli oltre mille miliardi spesi ogni anno in Italia per attrezzatura e abbigliamento sciistici, un computo empirico, ma mai smentito, stima il giro di affari di una stazione invernale in dieci volte il fatturato degli impianti di risalita. E poiché una società di impianti di una grande località (tipo Courmayeur, Sestriere, Cervinia, Selva di Gardena, Bormio) incassa grosso modo almeno 15-20 miliardi per stagione, è facile arrivare su tutto l'arco alpino e appenninico a molte migliaia di miliardi. Eppure non esiste altro settore merceologico, anche meno importante, in cui marketing, pianificazione e strategia aziendali contino relativamente: se il cielo è avaro di neve, malgrado la crescita costante degli innevamenti programmati e delle strutture alternative allo sci, i bilanci segnano «rossi» spaventosi. La stagione imminente si annuncia nel segno dell'ottimismo, quasi a contrastare il vento di crisi che soffia ovunque. Malgrado l'assurda divisione in Regioni di Serie A (Valle LOTTO concorso n. 44 SABATO 30 OTTOBRE 1993 Bari 22 50 70 41 72 Cagliari 11 30 19 13 54 Firen/e 1 14 59 44 62 Genova 73 81 55 12 50 Milano 36 72 21 88 20 Napoli 32 49 87 58 15 Paleimo 51 60 54 79 29 Roma 57 59 6 4 15 Torino 62 60 90 31 73 Venezia 55 11 56 24 44 ENALÒTTO Punii 51.048.000 2.366.000 206.000 12 11 10 51.0482.366206Montepremi 1.403.829.773 COLONNA VINCENTE 111 2xxxx2xxx Agli Ai d'Aosta, Trentino, Allo Adige e Friuli) in cui l'ente pubblico concede sovvenzioni anche grandiose per gli sport invernali, e in quelle di serie B (Piemonte, Lombardia e Veneto) dove gli imprenditori possono contare solo sulle proprie forze, sulle Alpi Occidentali novità negli impianti e contenimento dei prezzi saranno un incentivo a una stagione felice. Attualmente la neve è abbondante sopra i 2000-2300 metri, ma per questo lungo primo weekend sono state aperte soltanto le piste di Cervinia (giornaliero a 41 mila lire) che dai 3500 metri di Plateau Rosa scendono ai 2600 di Pian Maison sui due versanti del Theodulo e del Ventina; il Monterosaski (48 impianti di risalita su 200 chilometri di piste) ha costruito una seggiovia quadriposto sul versante di Ayas fino al Colle di Bettaforca e sul versante opposto un'altra quadriposto sostituisce il vecchio impianto di Sitte: le piste dotate di innevamento programmato hanno un'estensione di 23 chilometri. Sulla «Via Lattea» gli sciatori troveranno la novità di una seggiovia quadriposto ad agganciamento automatico da Sauze d'Oulx a Sportinia e Sopra, Cervinia: la stazione della Valle d'Aosta ha già aperto gli impianti per il ponte d'Ognissanti. A sinistra, il Sestriere, che prossimamente ospiterà i mondiali di sci .:,.t.".,'„:.-jSIÈ. di una quadriposto sull'Anfiteatro di Sestriere; la dimostrazione che la voglia di sciare (se l'offerta è conveniente) è grande è data dall'ottima vendita di abbonamenti stagionali Vip Card. Anche la provincia di Cuneo, la montagna forse più colpita negli ultimi anni dalla carenza di neve, non ha lesinato sforzi per migliorarsi: nuovi skilifts a Pian della Regina, in un panorama entusiasmante sotto le pareti del Monviso, potenziamento degli impianti della Tura ad Artesina, nuovi impianti di innevamento al Sole, ai Tre Amis e al Maneggio di Limone Piemonte, nuove piste di fondo un po' ovunque. E' un turismo in cui l'ambiente accogliente e familiare, la buona cucina e i prezzi invitanti (l'abbonamento stagionale per tutte le località della Valle Po e della Val Varaita costa la cifra quasi ridicola di 360 mila li¬ re, equivalente a un «settimanale» e mezzo di una stazione di grande fama) possono essere l'occasione di un buon rilancio. Certo, alcuni comprensori bianchi stranieri hanno una politica commerciale molto aggressiva, ma forse il franco svizzero a 1100 lire, lo scellino austriaco a 140 e il franco francese a 280 spingeranno a «sciare italiano». Gigi Mattana ;:4>;:é:K:#.v< :::;::" :':::;:':'::-.::- NUVOLOSO! TEMPORALI GRANDINE PIOGGIA NEBBIA SERENO VARIABILE

Persone citate: Amis, Artesina