Sarà il Festival trasparente? di Marinella Venegoni

Le «primarie» per Sanremo e il Tenco: la città come Nashville Le «primarie» per Sanremo e il Tenco: la città come Nashville Sarà il Festival trasparente? Bando e la scelta dei vincitori SANREMO DAL NOSTRO INVIATO Che ci facciano il nazionalpopolare Pippo Baudo e l'ultrachic Paolo Conte sulle stesso suolo rivierasco è semplice: Sanremo in questi giorni è proprio la Nashville italiana. Ieri si ò aperta la tre giorni del prestigioso Premio Tenco con un intero, piccolo e prezioso concerto di Conte, preceduto dall'intervento musicale di tanti altri, da Vecchioni a Viilotti, a Baccini; e contemporaneamente la Rai ha piazzato in Municipio, proprio durante la prima conferenza del Tenco, la presentazione delle «primarie» del Festival di Sanremo, che si terranno in diretta Raiuno dal 10 al 12 novembre, alle 20,45. Sulla concomitanza, sono nate polemiche maliziose, Maffucci e Baudo hanno accoratamente negato di aver voluto oscurare il Tenco. Gratta gratta, la colpa finisce per cadere sul Comune, in questo periodo commissariato e però storicamente abituato a non tener in conto il poco malleabile (e poverissimo) Club della Canzone d'Autore. Semmai, se malizia c'è stata in Rai, è quella di aver voluto oscurare la finalissima del Festival di Canale 5. A proposito. SuperPippo, tracciando le linee del nuovo Festival Trasparente, è andato giù pesante: «L'anno scorso il Sanremo ha avuto un record di ascolto. Il Festival ha un fascino insostituibile... e l'espressione capita a fagiolo, alla luce dello spettacolo che stiamo vedendo in queste sere». Subito colpito al cuore il «Festival Italiano» della Fininvest appena terminato: «Con tutto il rispetto, non hanno suggerito niente di nuovo. Mi aspettavo un tentativo di diversificazione, ma questo sembra proprio Sanremo», ha chiuso Baudo, bonariamente impietoso. Dopo anni di disattenzione, la musica diventa protagonista in tv. Anzi, ieri si è prefigurato un maxiscontro per il settembre '94, un vero corpo a corpo Raiuno-Canale 5: la Rai, ha annunciato il capostruttura Maffucci (ma l'idea era nota) manderà in onda la prima edizione dei Grammy Italiani, cioè i premi per categorie nell'ambito della musica pop; e Canale 5 prevede in quello stesso periodo la seconda edizione del «Festival Italiano» di Bongiorno, rafforzato da canzoni inedite e dall'esperienza acquisita quest'anno sul campo; e si sa anche che Salvetti, patron del berlusconiano Festivalbar, ha registrato un marchio dell'«0scar della musica». Saranno scintille. «Il 44° Festival è l'inizio di un nuovo rapporto con la città», ha proclamato Maffucci, alludendo alla durata eccezionale del Sanremone (tra novembre e fine febbraio) ma anche alle «canzoni pulite», garantite da una commissione di 5 esperti (4 uomini e una donna, proprio come i saggi della Rai) che ha selezionato i candidati debuttanti al Festival di novembre e che selezionerà anche i big di febbraio. Peccato che proprio in questi giorni un discografico, Pasquale Bonamassa, stia facendo lo sciopero della fame contro «pastette» della commissione, che-non ha ammesso il suo cantante; ma SuperPippo allarga le braccia: «La commissione ha lavorato in totale accordo, senza neanche procedere a voti perché non ce n'è mai stato bisogno. Mi spiace per lui». Fra i 42 debuttanti di novembre, divisi in 12 interpreti e 30 cantautori/gruppi e scelti «purché non fossero mai stati al Festival», ce ne sono alcuni già in qualche modo noti: Francesca Schiavo, voce del gruppo di Arbore; Valentina Gautier scoperta da Shel Shapiro; Daniele Fossati coautore con Cristiano De André di «Dietro la porta», seconda nel Sanremo '93; Pino Massara, maturo autore di canzoni di successo; Luigi Schiavone, chitarrista e coautore di Enrico Ruggeri. Novità dentro la novità, nella diretta di novembre si ascolteranno canzoni già sentite; sarà soltanto dopo che i 12 finalisti saranno stati selezionati, che i 50 mila iscritti alla Siae potranno inviare brani inediti, specificando a quale dei concorrenti vogliono destinare la loro opera. Un'idea mostruosamente complicata, ma che garantisce, spiega Baudo, la rimessa in gioco degli autori, tagliati fuori negli ultimi anni dallo strapotere di quelli che le canzoni le fanno e se le cantano, cioè i cantautori. Baudo ha anche annunciato che ogni serata di novembre avrà in diretta i suoi vincitori per categorie, scelti dalle giurie Explorer: «In tempo reale, durante la trasmissione, per tenere inattivo il telecomando a casa»; ognuno dei 42, inoltre, sarà accompagnato sul palco da un cantante che deve la sua fama a Sanremo: «Dai Ricchi e Poveri ai Tazenda, da Latilla a Don Backy, da Dallara ad Annarita Spinaci: canteranno anche un minuto del ritornello che li ha resi famosi». Gara e memoria, così si cercherà di tenere insieme più generazioni incollate davanti al ideo, per questo primo esperimento del Festival Trasparente. Per quanto riguarda il Tenco, oggi è atteso a Sanremo Demetrio Volcic, autore del film-dossier «Volodja, un uomo scomodo», dedicato a Vladimir Vysotskij, il cantautore russo alla cui memoria sarà dedicata la diretta-tv di domani sera, curata da Sergio Sacchi. Stasera, si esibiscono all'Ariston: Marcello Modugno figlio di Mimmo, che è a Sanremo per ascoltarlo, Davide Riondino, Andrea Mingardi, Giorgio Conte con Luca Ghielmetti, Ligabue, i Mau Mau e Pino Daniele in concerto. Il Festivalone fa sì audience, ma non gli parrebbe vero un programma come questo, chicpovero, del Tenco. Marinella Venegoni Stasera all'Ariston: Ligabue, Riondino e anche Modugno per ascoltare il figlio Mario Maffucci, Elio Priore (commissario prefettizio), Pippo Baudo. A fianco: Ligabue

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