Tempi duri per chi incita alla religione di Oreste Del Buono

Tempi duri per chi incita alla religione HI RISPONDE O.d.B. Ch.mo Antonio De Buono, tra la generale indifferenza è stato approvato il 26 aprile scorso il Decreto Legge n. 122 (Amato-Mancino-Conso) che, nato per reprimere la violenza antisemita e razzista, ha finito per tradire una non secondaria matrice irreligiosa e acattolica. Esso prevede, infatti, gravi pene detentive anche per chi «in qualsiasi modo incita alla discriminazione religiosa, riservando speciale severità a "capi e promotori di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione... per motivi religiosi"...». dott. ing. Ugo Tozzini, Torino GENTILE ingegnere Tozzini, le confesso elicici mi coglie completamente impreparato con la sua interpretazione del Decreto Legge n. 122 e, nella mia vigliaccheria davanti all'irrazionale, provo persino la tentazione di respingere al mittente la sua lettera, adducendo la giustificazione fiscale che io non mi chiamo Antonio, come scrive lei, ma Oreste e che, quindi, il messaggio non mi riguarda. Ma sarebbe una scusa meschina, e si è uomini proprio in quanto si vince la propria vigliaccheria, dunque affronto il resto della sua lettera. «Se le parole usate hanno un senso, e in un provvedimento potenzialmente restrittivo della libertà di un individuo esse devono avere eccome un senso, anzi un senso solo, è innegabile la valen- Tempper challa re i duri incita igione za persecutoria del decreto contro ogni religione tradizionale, prima fra tutte quella cattolica. In alternativa ad essa sarebbe così incoraggiato il trionfo di un vago sentimento pseudo religioso, sincretistico e antropocentrico scarsamente incisivo sulla realtà politico- mondana e poco o punto trascendente. Sino a quando i cattolici potranno ancora perseguire la sequela e l'imitazione del loro "capo e promotore", di Colui che, autoproclamatosi "la via", "la" verità e "la" vita, venne con la spada proprio per dividere, separare, distinguere, insomma per "discriminare per motivi religiosi", "incitando" i suoi a convertire e battezzare, anche a costo di finire scuoiati, decollati, impalati o crocifìssi? Di quali implacabili aggravanti, pene accessorie e confische saranno passibili gli intraprendenti Paolini, già stampatori della parola apodittica del perdente figlio dell'uomo, ora anche press-agent del trionfante cammelliere della Mecca e strilloni del suo minaccioso Corano?». Gentile ingegnere Tozzini, credo francamente che lei si diverta troppo nell'interpretazione, ma mi affretto a passare il tutto a chi di competenza, ovvero ad Amato, Mancino e Conso. Oreste del Buono Tempi duri per chi incita alla religione

Persone citate: Conso, Gentile Ingegnere Tozzini, Mancino, Paolini, Tozzini, Ugo Tozzini

Luoghi citati: Mecca, Torino