Prosciugato il conto in Svizzera

Prosciugato il conto in Svizzera L'ex notaio Tabacchi accusato di circonvenzione d'incapace assente in aula Prosciugato il conto in Svizzera Avrebbe preso mezzo miliardo all'anziana cugina Pasquale Tabacchi, ex notaio e sindaco di Pino tra il '70 e il '75, ieri non si è presentato in tribunale dove è imputato per circonvenzione di incapace. Secondo l'accusa avrebbe approfittato dello «stato di deficienza psichica» di una cugina ottantenne per impadronirsi di oltre mezzo miliardo di lire. La vicenda che l'ha portato davanti ai giudici della terza sezione penale risale all'84. Tabacchi, 75 anni, aveva fino a qualche anno fa lo studio in via Brofferio 3 a Torino, ma ha sempre vissuto a Pino. L'inchiesta contro il notaio è partita nel febbraio '89 mentre era in corso la pratica di interdizione della donna, Marcella Zutta. Il suo tutore nominato dal tribunale, Mauro Bonino, si accorse che qualcosa non andava nei conti della sua assistita. In particolare il conto di 410 mila franchi svizzeri era stato prosciugato, come erano scomparsi 150 milioni, depositati al San Paolo. Il pm Prunas accertò che nei primi mesi dell'84 Marcella Zutta si recò in Svizzera con il cugino notaio e trasferì il suo patrimonio dalla banca di Villars su un conto cifrato dell'Union Banque Suisse di Chiasso. Pochi giorni dopo qualcuno prelevò tutto il denaro che era stato depositato. Chi è stato? Il direttore della banca, che conosceva Marcella Zutta da vent'anni, spiegò al magistrato che nel 1984, quando la donna si era recata nei suoi uffici per trasferire i soldi, appariva molto invecchiata e sembrava subire l'influenza del cugino. Il notaio ha ammesso davanti al pm di aver accompagnato la cugina in Svizzera, ma solo come consulente: «Allora Marcella stava benissimo, era lucida. Ricordo che ha parlato con un impiegato, non so cosa abbia fatto di quel denaro». Dove sono finiti i soldi? Marcella Zutta non ha fatto alcuna operazione, né investimenti. Dei 410 mila franchi si sa poco o nulla. Le autorità svizzere non hanno collaborato con la magistratura italiana. La figlia Giovanna (che si è costituita parte civile con l'avvocato Balosso) ha raccontato ieri in aula che la madre era affetta da manie di persecuzione. Il medico di famiglia ha spiegato che la donna era veramente malata e dava segni di demenza senile. Il processo riprende il 19 gennaio. L'ex notaio Pasquale Tabacchi non esercita più la professione da oltre un anno

Persone citate: Balosso, Marcella Zutta, Mauro Bonino, Prunas

Luoghi citati: San Paolo, Svizzera, Torino