Zoff: la delusione più grande

Zoff; la delusione più grande Zoff; la delusione più grande E ogni laziale pagherà venti milioni di multa LROMA A Lazio fa quadrato», il direttore generale Bendoni alza la bandiera biancazzura in un fortino assediato. O meglio in un ospedale, perché la lista degli infortunati si allunga ogni giorno. Gascoigne, Doli, Corino, Cravero. Negro, Di Mauro, Di Vaio, Bergodi. Per ricordarli tutti bisogna prendere fiato. E poi c'è Luzardi squalificato. Zoff non ha imbarazzi di scelte, quelli a disposizione sono contati e dovrà riempire di baby la panchina. Ad Avellino la Lazio ha toccato il fondo, ora deve risalire, almeno dovrebbe. Domenica arriva l'Udinese, partita non proibitiva, anche se di questi tempi non si sa mai. Ci sarà Boksic in tribuna, il nuovo biancazzurro prenderà parte, come spettatore, anche alla trasferta Uefa in Portogallo. Per affiatarsi con i compagni. Il suo debutto è previsto a Napoli. In cinque giorni la Lazio si gioca i due obiettivi rimasti, campionato ed Europa. Per i giocatori c'è già stata una punizione. Se avessero superato il turno di Coppa Italia avrebbero avuto un premio di venti milioni, invece dovranno pagarne altrettanti di multa. Considerata una rosa di venti, sono 800 milioni che non finiscono nelle loro tasche. Quando le cose vanno male, tutto è possibile. Anche che il tam-tam annunci, per la prossi¬ ma stagione, l'arrivo della coppia Mondonico-Moggi. Allenatore nuovo e direttore sportivo pure. E nuova rivoluzione anche nella rosa giocatori. Con diverse partenze. Ma è presto per par¬ larne, il campionato non è neanche a un terzo del cammino, una riscossa della Lazio può rimettere in gioco tutto. Bendoni insiste: «Ad Avellino abbiamo registrato il fallimento di uno dei nostri obiettivi, adesso dobbiamo preoccuparci di non compromettere il cammino Uefa e di recuperare in campionato. La Lazio è questa e non si tocca. La società attende di poterla valutare nella sua interezza». Vale a dire dopo la sosta della serie A, quando è previsto il recupero di tutti gli infortunati, ma serviranno punti domenica e poi a Napoli. In attesa di momenti migliori, la Lazio in cerca di pace lascia il Maestrelli e raggiunge, in ritiro anticipato, la Borghesiana. Splendido posto, ben difeso, assai scomodo da raggiungere per eventuali contestatori. Zoff, ad Avellino, aveva ammesso: «E' la più grande delusione nella mia vita di allenatore». Probabilmente è anche la più grossa delusione calcistica subita da Cragnotti. La Coppa Italia era obiettivo «irrinunciabile»Per l'immagine e anche per icassiere. La presenza di Boksic all'Olimpico potrebbe essere vista come rimedio alla penuria dspettatori paganti. L'ex pupillo di Tapie può costituire il richiamo giusto per riportare quei diecimila tifosi delusi che hanno lasciato gli spalti. Oggi il presidente, tornato dall'estero, parteciperà all'assemblea che prevede la nomina desuoi figli, Andrea e Massimo, a vicepresidenti della Lazio. Mossa che para anche eventualcomplicazioni giudiziarie (ricordiamo che pochi giorni fa Cragnotti ha ricevuto un avviso dgaranzia). «Nessun problema»hanno detto in società. Ma certo il nuovo assetto tranquillizza ipresidente che più ha speso nella storia della Lazio. Piero Serantoni Ora si spera sull'effetto Boksic per riportare il pubblico all'Olimpico Il presidente della Lazio Cragnotti (i suoi due figli saranno i nuovi vicepresidenti della società biancazzurra) aveva definito irrinunciabile il passaggio al prossimo turno della competizione Dino Zoff con il morale a pezzi dopo l'eliminazione subita dall'Avellino. E a Roma circolano voci d'un futuro arrivo di Mondonico