VIAGGIO NEL DRAMMA AMERICANO

Clinton inaugurerà a Boston il «tempio» di JFK costato oltre 11 miliardi mmmm m ■ i ■■■ VIAGGIO NEL DRAMMA AMERICANO BOSTON DAL NOSTRO INVIATO Gli uomini dell'Interstate Rental Service, sedie, tende, piattaforme, tutto per balli e matrimoni, ascoltavano ad alto volume canzoni dei Beatles ieri mattina, mentre in una luce illividita da un vento screanzato facevano gli ultimi preparativi per la cerimonia di oggi. Qui, in riva al mare di Columbia Point, in panoramica posizione per ammirare la «skyline» di Boston da una parte e il porto dall'altra, sul ripiano antistante l'edificio di acciaio nero, vetri oscurati e cemento bianco disegnato nel '79 dal celebre architetto cino-americano I. M. Pei, Bill Clinton inaugurerà il nuovo museo dedicato a John Fitzgerald Kennedy a pochi giorni dal trentennale del suo assassinio. La famiglia Kennedy, già ampiamente rappresentata nel museo intitolato al fratello, parteciperà al completo alla cerimonia, che darà il via a lunghe celebrazioni kennediane. Sarà ancora una volta un tuffo negli Anni 60, nelle loro promesse e nella vita dell'uomo che, secondo molti, le ha incarnate. Gli uomini dell'Interstate Rental Service avevano scelto una colonna sonora appropriata, anche se cronologicamente non del tutto precisa. «Ci siamo sforzati di inserire il presidente Kennedy nel contesto del suo tempo, perché gran parte dei visitatori sono giovani e non possono ricorrere all'aiuto della memoria», ha spiegato l'altra sera Caroline, figlia di John e attuale presidente della Fondazione, nel presentare questa ampia ristrutturazione costata circa 7 milioni di dollari. Sono stati installati 20 monitor, che proiettano discorsi e momenti fondamentali della vita di Kennedy. 25 piccoli stand ricostruiscono i luoghi dove il presidente operava, l'ufficio elettorale, lo studio televisivo del vittorioso dibattito con Richard Nixon e quello da cui Walter Cronkite annunciò la vittoria. Poi si entra in una specie di Casa Bianca ricostruita, con un miniufficio ovale, una «situation room» dove il presidente affronta la crisi di Cuba, un tavolo dei trattati dove JFK firma un bando sugli esperimenti nucleari, una sezione dedicata alla creazione dei Peace Corps, una agli affari internazionali, una a quelli domestici, una al programma spaziale. Gli oggetti stanno fermi e i filmati del presidente li animano. C'è una sezione dedicata a Jacqueline, nella quale viene esposto anche un suo abito da sera. C'è la ricostruzione dell'ufficio di Robert, ministro della Giustizia di suo fratello. C'è una sala dedicata alla storia dei Kennedy. Non c'è dramma. Il famoso «Sesto piano» di Dallas, il piano del magazzino di libri da cui il 22 novembre del '63 Lee Oswald sparò i suoi colpi e ora trasformato in museo, è estremamente più drammatico e toccante. Attraverso libri, dischi, film del tempo, ci si immerge più profondamente nell'atmosfera di quegli anni che qui, dove, nonostante le intenzioni illustrate da Caroline, al «con¬

Persone citate: Bill Clinton, John Fitzgerald, Kennedy, Peace, Richard Nixon, Walter Cronkite

Luoghi citati: Boston, Columbia, Cuba, Dallas