Craxi: «Ecco tutte le prove sui rapporti Pecchioli-Kgb» di R. I.

Craxi: «Ecco tutte le prove sui rapporti Pecchioli-Kgb» «Gladio rossa», lettera dell'ex segretario psi Craxi: «Ecco tutte le prove sui rapporti Pecchioli-Kgb» ROMA. Bettino Craxi toma ad attaccare il pidiessino Ugo Pecchioli, presidente della commissione parlamentare per i servizi segreti. L'ex leader psi, in una lettera a La Stampa, spiega di «non essersi perduto in polemiche di parte» nell'elencare i presunti rapporti tra pei e Kgb, ma di essersi riferito «a fatti pur i quali esiste la relativa documentazione firmata, datata e protocollala». Craxi ribadisce che si «tratta in sostanza della creazione in Italia di strutture paramilitari e spionistiche clandestine, da parte dei dirigenti dell'allora partito comunista, parte dei quali sono ora dirigenti del pds». E l'ex segretario psi spiega che «si trattava di una rete clandestina di radiostazioni con apparecchiature complete di tutti gli adattamenti, di ulteriori apparecchiature complete del tipo Sdvig-69 fomite dal ministero degli Interni della Bul¬ garia e della documentazione cifrata necessaria per l'organizzazione di una linea di comunicazione chiusa con il Kgb». Poi aggiunge: «L'operazione clandestina iniziata nel 1966 era condotta ancora nel periodo in cui il pei entrava a far parte di una maggioranza di governo». E conclude: «E' solo del 22 giugno del 1981 una lettera del pei con la quale viene resa comunicazione alla dirigenza sovietica e direttamente a Ponomarev della decisione da parte comunista italiana di procedere allo smantellamento e alla distruzione di tre radio ricetrasmittenti». Craxi spiega che Pecchioli «ha avuto una responsabilità diretta per una parte almeno della attività illegale e clandestina messa in essere in Italia in collegamento diretto con i servizi segreti dell'Urss». Da qui la richiesta di dimissioni di Pecchioli avanzata da Craxi. [r. i.]

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi, Pecchioli, Ponomarev, Ugo Pecchioli

Luoghi citati: Italia, Roma, Urss