Trap: loro più bravi di Bruno Bernardi

Trqp: loro più bravi Trqp: loro più bravi E Campilongo segna tre volte VENEZIA DAL NOSTRO INVIATO Un grande Venezia fa piccola la Juve e la caccia dalla Coppa Italia dopo una rocambolesca, incredibile partita all'ultimo respiro, con tre rigori, un gol-fantasma e un espulso. E' finita 4-3, con tripletta di Campilongo (doppietta dal dischetto) e gol da cineteca di Cerbone che hanno vanificato le reti di Marocchi, Robi Baggio (rigore) e Di Livio. L'l-1 dell'andata avrebbe dovuto mettere in guardia la squadra di Trapattoni sulle insidie della Laguna, ma quella di ieri era una lontana parente della Juve che aveva tenuto testa al Milan a S. Siro. E, pur essendosi portata per prima in vantaggio, non ha saputo gestire il risultato. «Venezia bravissimo» ha ammesso il Trap. Trascinato dal suo pubblico, il Venezia aggrediva la Juventus con la spregiudicatezza di chi vuole colmare la differenza di classe con la carica agonistica e l'entusiasmo. E Rampulla, al debutto stagionale, era subito sotto pressione: usciva sui piedi di Cerbone, lanciato a rete e si faceva trovare piazzato su una rovesciata dello stesso. Un po' frastornata dal ritmo forsennato del Venezia, la Juve abbozzava una reazione e Robi Baggio, in fuori gioco rilevato dal guardalinee, impegnava Mazzantini nella prima, mutile parata. Il contropiede juventino scattava raramente: Baggiouno e Baggiodue, ben controllati da Fogli e Bortoluzzi, stentavano a entrare in partita, Marocchi doveva preoccuparsi di contenere le folate offensive di Nardini e Fortunato era inchiodato in re¬ trovia da Petrachi. Scarsi i rifornimenti per Moeller e Ravanelli braccati da Servidei e Mariani, autentiche sanguisughe. La grande fatica di domenica con il Milan si faceva sentire, e pesavano le assenze di Kohler, infortunato, e di Conte bisognoso di un turno di riposo. Il pressing del Venezia era soffocante nella prima mezz'ora. Un colpo di testa alto di poco di Campilongo e un sinistro sopra la traversa di Bortoluzzi tenevano in allarme Rampulla. Ma al 31 ' il dominio veneziano era interrotto da un grosso brivido per Mazzantini. Il portiere respingeva un sinistraccio di Dino Baggio e poi veniva graziato da Ravanelli che sbagliava di testa. Il pallone tornava a danzare pericolosamente nell'area juventina e al 37' Julio Cesar, tra i migliori in campo, intercettava con la mano un cross di Nardini che invocava il rigore. L'arbitro Ceccarini optava per l'involontarietà. E, proprio allo scadere del tempo, il gol-beffa di Marocchi. Punizione di Robi Baggio per Torricelli, cross, respinta di JUVE: 3-4 Venezia: Mazzantini (82' Bosaglia), Tomasoni, Poggi, Bortoluzzi, Servidei, Mariani, Petrachi, Fogli, Campilongo, Nardini, Cerbone. Juve: Rampulla, Torricelli, Fortunato, D. Baggio (46' Galia), Porrmi, J. Cesar, Di Livio, Marocchi, Ravanelli, R. Baggio, Moeller. Arb.: Ceccarini. Reti: 45' Marocchi, 47' Campilongo, 70' e 82' Campilongo (rig.), 77' R. Baggio (r.), 87' Cerbone, 89' Di Livio. Esp.: 92' Bortoluzzi. un difensore e gran sinistro di Marocchi. In apertura di ripresa, il Venezia riacciuffava la Juventus (47'). Su corner di Poggi, Campilongo schiacciava di testa e Rampulla parava. Al di qua o al di là della linea di porta? Per Ceccarini era tutto regolare. Il guardalinee, invece, indicava il centrocampo. E l'arbitro convalidava il punto. Anche con Galia al posto di Dino Baggio, la Juve continuava a subire. E al 70' il Venezia si portava in vantaggio con Campilongo su rigore concesso da Ceccarini per un fallo di Fortunato su Petrachi. Sul destro di Robi Baggio capitava il pallone-qualificazione ma il fantasista angolava troppo il tiro e il pallone sfiorava il montante (72'). Mazzantini capitolava su rigore (77') assegnato per un fallo di Mariani ai danni di Moeller: il portiere intuiva il tiro di Robi Baggio e respingeva sul palo ma il pallone rotolava in rete. E, ancora dal dischetto, il gol che ribaltava la situazione in favore del Venezia. Galia atterrava in area Bortoluzzi: penalty che Campilongo trasformava. Sullo slancio arrivava il poker veneziano (87') al tennine della più bella azione: cross di Petrachi, testa di Bortoluzzi e sforbiciata di Cerbone. Quando sembrava fatta, Di Livio riaccendeva le speranze bianconere (89') anticipando Bosaglia, subentrato all'infortunato Mazzantini. Bortoluzzi veniva espulso per somma di ammonizioni, Bosaglia neutralizzava un tiro di Galia e nel cielo di Venezia si alzavano le note trionfali dell'Aida. Bruno Bernardi

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