Lo studente infiltrato per amore

Tradì i brigatisti che lo obbligarono a lasciare la fidanzata, figlia di un carabiniere Tradì i brigatisti che lo obbligarono a lasciare la fidanzata, figlia di un carabiniere Lo studente infiltrato per amore INFILTRATO per amore. Dalle pieghe del caso Moro, viene fuori una storia dell'Italia Anni Settanta. Due dei maggiori successi dei carabinieri nella lotta antiterrorismo, il secondo arresto di Renato Curcio, e poi quello di Giorgio Semeria, riuscirono grazie a una crisi d'amore. A un irregolare del terrorismo, studente lavoratore, impiegato alla Breda e simpatizzante per le Br, fu imposto di abbandonare la fidanzata. La ragazza, agli occhi dei suoi compagni, aveva la grave colpa di essere figlia di un maresciallo. Due passioni incompatibili: la rivoluzione o la figlia di un carabiniere. Stretto dal dilemma, il ragazzo fece la sua scelta. E vinse l'amore. Che si portò dietro anche i carabinieri, gli arresti dei capi e lo sgretolamento di una buona porzione di Brigate rosse. Oggi Alberto Franceschini ci scherza sopra. Per lui, la vicenda brigatista è acqua passata. Ma all'epoca le cose erano ben diverse. (Avevamo l'incubo degli infiltrati. Era una forma di paranoia, che colpiva soprattutto nelle carceri. Se ne parlava tra noi per ore. Si analizzava la situazione, si cercava di capire. Con Semeria, ad esempio, parlammo per ore del suo arresto». E con quali conclusioni? «Individuammo la talpa. Lui, Semeria, ne era convinto: un solo compagno, giovanissimo, che faceva lo studente lavoratore alla Breda, conosceva i suoi spostamenti da Mestre verso Milano. Era l'unico che avrebbe potuto venderlo ai carabinieri». Adesso che ha potuto leggere le rivelazioni del generale Bozzo, pòi, a Franceschini si sono accese tutte le lampadine. Il generale, che era il braccio destro di Dalla Chiesa, ha raccontato ai giudici come fin dal 1974 il generale fece iscrivere molti giovani ufficiali e sottufficiali nelle università italiane. «I carabinieri si comportavano come normali studenti, seguivano le lezioni, davano gli esami tanto che molti di loro poi si sono laureati. Vivevano in appartamenti con altri ragazzi. La pigione ovviamente veniva pagata dall'Arma, come le tasse universitarie». Il piano di inserire i carabinieri nei ranghi dell'estrema sinistra funzionò egregiamente. Entrarono in contatto con molti irregolari. Capirono i loro punti deboli. «Non fu affatto semplice», ha raccontato ancora Bozzo. Ma due anni dopo, i carabinieri erano riusciti ad agganciare l'irregolare innamorato che consentì la cattura di Curcio e Semeria. Francesco Grignetti OGGI di Guido Ceronetti Padre e figlio aspiravano al comando: in luogo del padre venne scelto il figlio. Combattendo col nemico fu fatto prigioniero. Dieci inviati si recarono a trattare il riscatto del comandante. Per via incontrarono il padre con l'oro: disse che il figlio era stato crocifisso essendo lui troppo tardi arrivato con l'oro per liberarlo. Gli inviati giunsero là dove era crocifisso il loro comandante, il quale disse: Guardatevi dal tradimento. {Cavete proditionem). Accusato del tradimento: il pa re. Seneca il Vecchio Controversiae, libro VII Proditionis sit actio (Si processino i traditori)

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