II Genoa si consola con il sogno Aguilera di Franco Badolato

II Genoa si consola con il sogno Aguilera Dopo la domenica nera di Marassi, la società rossoblu riapre il mercato alla caccia di rinforzi II Genoa si consola con il sogno Aguilera Maselli: attenti, non illudiamo i tifosi con un nome tanto amato GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Fin dalla scorsa notte una pattuglia di carabinieri ha presidiato il campo sportivo di Serra Ricco dove il Genoa ha ripreso ieri gli allenamenti dopo il lungo pomeriggio di paura a Marassi. Ronde di controllo anche se, quando i rossoblu sono comparsi, fra i duecento tifosi si contavano perlopiù anziani e donne con i bambini. I cronisti sono stati invitati a restare lontani, in modo da non «disturbare» il lavoro della truppa di Maselli. Il tecnico ha tenuto per 45' la ramanzina di prammatica. «La sconfitta con il Piacenza è dimenticata». La società si è stretta attorno all'allenatore, gli esagitati non si sono fatti vedere. Alla fine, freddo a parte, è stata davvero una simpatica scampagnata. Fuori da questo tranquillo angolo qualcosa, però, succede. Spinelli, il presidente, ha ribadi¬ to che nuove scelte tecniche (Scoglio?) sono inutili, nuovi arrivi nell'organico «già in sovrannumero» da valutare. «Fiducia nel gruppo e umiltà nel lavoro», è il suo credo. Magari, nel caso si riuscisse a cedere Onorati, Bianchi e uno degli olandesi (Van't Schip), che potrebbe riaprirsi qualche spiraglio per un rinforzo novembrino. Ma quale? I tifosi sognano Aguilera: solo lui, il miglior straniero mai visto nel Genoa - dicono - è la panacea di tutti i mali. Il Corriere Mercantile spara in prima pagina: «Scambio Van't Schip-Aguilera». Che cosa c'è di vero? «Non so niente e sul Genoa non ho nulla da dire» dice Johnny il buono. Spiega Maselli: «L'acquisto di Aguilera comportebbe oltre al taglio di uno straniera, anche quello di un attaccante italiano. Ne ho già quattro». Sì, ma è notizia di ieri, Mingila si è rotto il dito di un piede, starà fuori 40 giorni. E Skuhravy, impegnato in questi giorni con la Cecoslovacchia, sembra il lontano parente dell'asso ammirato nelle notti di Coppa Uefa. Pato potrebbe aiutarlo a superare la crisi. Saranno 40 giorni caldissimi per i rossoblu. Si comincia domenica a Torino contro la Juve per fini.") ai primi di dicembre col derby. In mezzo, trasferta a Udine, l'Inter, a Roma con la Lazio. Può questa squadra pensare di ottenere più di due punti? Maselli è fiducioso: «In questo gruppo ci sono più lati positivi che negativi, per questo non mi sono arreso. Ma so che la riconoscenza e la stima di Spinelli non potranno durare in eterno. Per questo prima ancora che alla Juventus, ho dovuto pensare in queste ore a infondere sicurezza e a spiegare a uno come Vink, ad esempio, che l'aggressione subita è un episodio, non sono tutte così le domeniche italiane». Sarà, ma intanto le redazioni dei giornali genovesi sono tempestate di telefonate. «E' vero che torna Pato?». E allora, gira e rigira, il Genoa è sul mercato. «La volontà di migliorare l'organico c'è - ammette infine Maselli - e il presidente mi ha confermato di voler sostenere anche il sacrificio economico che la cosa comporta. Ma dire adesso se uno come Aguilera potrebbe servire al Genoa è prematuro. Soprattutto sarebbe sbagliato, in questo momento così grave, illudere i tifosi su un nome tanto amato». In settimana è previsto un raduno dei vecchi componenti la Fossa dei Grifoni. In questura sono preoccupati per la violenza di chi ha sostituito in curva Nord il gruppo appena sciolto. Il ritorno di Aguilera avrebbe due vantaggi: ridare popolarità a Spinelli e ricreare unione fra i tifosi. Ma il Torino, se cederà Pato, non accetterà giocatori in cambio. Franco Badolato

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Genova, Lazio, Roma, Torino, Udine