Quel Baresi un po' razzista di Fabio Vergnano

Quel Baresi un po' ranista Quel Baresi un po' ranista Ravanelli rivela un insulto a Julio Cesar TORINO. Il lunedì glielo rovina Capello, il martedì la Gialappa's. Un mal di pancia al giorno per Trapattoni, circondato da ogni parte come il generale Custer al Little Big Horn. I tre burloni di «Mai dire gol» l'hanno di nuovo pizzicato, il Giuan gesticola, manda tutti a quel paese, compresa la troupe di Tele+ 2 che tenta un'innocua intervista sul mercoledì di Coppa. «Con voi non parlo - sbraita il Trap perché passate le immagini a quelli là. Domenica sera mi avete intervistato a San Siro, ma non mi beccate più». Le sinergie hanno colpito ancora. Da Tele +2 a Italia 1 il passo è breve e nella morsa finisce sempre lui. Così gli inviati di Biscardi tentano una sortita alla kamikaze anche con il Codino, ma rimediano la seconda sconfitta nel giro di cinque minuti e battono in ritirata. Non siamo ai ferri corti, ma la sparata di Trapattoni getta altri spruzzi di veleno dopo la domenica del rigore visto, rivisto e moviolato al «Processo» con un risultato: Luci aveva visto bene. Ma non si spengono gli echi della polemica. Anzi, vengono a galla altri episodi discutibili come le minacce di Baresi a Julio Cesar che protestava per l'intervento scorretto del libero milanista su Moeller. Ravanelli testimone: «A Milano ho trovato avversari leali come Maldini e Donadoni, altri che hanno avuto un comportamento perlomeno discutibile. Mi riferisco a Baresi: da un campione come lui non mi sarei aspettato atteggiamenti volgari e indisponenti». Trattandosi di un diverbio con Julio Cesar è facile immaginare il succo razzistico del discorso. Cose che fanno male al calcio e all'immagine del capitano rossonero. Giornataccia per Trapattoni. Durante l'allenamento si è bloccato Peruzzi per una contrattura alla coscia sinistra. Un incidente curioso e banale, quasi fantozziano per come è scaturito. Peruzzi, infatti, si è infortunato cercando di contrastare da difensore il collega Rampulla schierato nell'insolita posizione di attaccante. Trap è avvampato, ha richiamato Peruzzi invitandolo ad evitare rischi inutili: «Usa il cervello», gli ha gridato. Stasera in Coppa l'eroe di Milano non ci sarà. Al suo posto proprio l'involontario «killer» Rampulla. E ci sono dubbi an¬ che sulla sua disponibilità per domenica. Così, già priva di Kohler, Carrera, Conte e Vialli, la Juve rischia grosso a Venezia dopo il pareggino dell'andata. Gli orrori di allora furono attribuiti alla stanchezza psicologica del dopo derby. Oggi siamo al dopo Milan e Trapattoni drizza le antenne. Fallire il primo traguardo stagionale sarebbe peggio che subire gli sberleffi della Gialappa's. Ma Baggiouno garantisce il massimo impegno, anche se a questo intermezzo di coppa avrebbe rinunciato volentieri: «Perdere non ci starebbe bene, è ovvio, perché vorrebbe dire fallire uno dei nostro obiettivi. Ma siamo sulla strada buona, non dovrebbero esserci sorprese». Fabio Vergnano

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino, Venezia