Fellini si aggrava ora non lotta più di Maria Corbi

Roma, il Maestro non reagisce all'attacco virale. Visite permesse solo alla Masina e ai parenti Roma, il Maestro non reagisce all'attacco virale. Visite permesse solo alla Masina e ai parenti Fellini si aggrava, ora non lotta più Colpito da infezione polmonare ROMA. Federico Fellini peggiora. Il suo organismo dopo giorni di lotta sta perdendo le forze. Il bollettino medico di ieri mattina riferisce di problemi alle funzioni respiratorie e renali. «Il paziente - ha detto il primario del reparto di rianimazione, Alessandro Gasparetto fin da quando è arrivato è in condizioni gravissime. E adesso per la prima volta è stata notata una stanchezza dell'organismo». I focolai di infezioni erano quello che più si temeva e che puntualmente si è verificato nonostante pochi giorni fa, proprio per evitare questo pericolo, il regista sia stato sottoposto ad un intervento di tracheostomia e gli siano state aumentate le dosi di antibiotici. Fellini nonostante l'infezione non ha la febbre. E questo, da quello che hanno detto nei giorni scorsi i medici, non è un buon segno. Può significare la incapacità dell'organismo di reagire all'attacco dell'infezione. Gasparetto non vuole però chiudere la porta alla speranza: «Non è detto che comunque non si possa riprendere», aggiunge per non dare l'impressione di dettare prima del tempo una sentenza senza appello. La ripresa riguarderebbe solo le funzioni vitali, non quelle neurologiche che l'anossia ha irrimediabilmente compromesso. E l'uscita dal tunnel del coma rimane affidata solo ad un miracolo. Adesso il regista verrà sottoposto ad altre analisi per capire quali sono «i vettori dell'aggravamento», spiegano i medici. Giulietta Masina sa tutto. I medici la hanno informata subito del peggioramento delle condizioni del marito. Un peggiormanto che sul bollettino medico porta la data di lunedì sera ma che probabilmente ha avuto inizio domenica quando la Masina per la prima volta si è recata al policlinico. Poi ci è tornata lunedì e forse anche ieri. Visite mantenute nel più stretto riserbo per evitare di mettere di nuovo in pasto alla curiosità della gente il dolore privatissimo della Masina. «Giulietta è una donna molto forte - ha detto il medico di famiglia di Fellini, Gianfranco Turchetti - e il conforto della fede l'aiuta molto». E infatti nella piccola stanza che ospita il marito, la Masina si è raccolta in preghiera stringendo con forza tra le mani il rosario bianco da cui non si separa mai. Prima di salutarlo ha chiesto ai medici il permesso di abbracciarlo e di dargli un bacio. Gli amici che per suo volere non lasciano mai il reparto di rianimazione ne ammirano il coraggio. La forza di una donna che colpita nel corpo e negli affetti non si è lasciata andare. Oltre alla Masina solo i familiari più stretti hanno potuto vedere Fellini. «Sto centellinando i permessi per non creare disparità con gli altri malati», ha spiegato Alessandro Gasparetto. Ieri al policlinico c'erano tutti gli amici del maestro. E una visita la ha voluta fare anche Valentina Cortese, che visibilmente commossa si è trattenuta a lungo nel corridoi della rianimazione insieme a Milena Vukotic. Roberto Mannoni e Pietro Notarianni, gli angeli custodi del regista, non si sono allontanati mai, hanno camminato nervosamente, su e giù per il corridoio della rianimazione assorti nei loro ricordi. Dopo giorni di assedio ieri le troupes televisive si sono dovute allontanare. Un ordine del rettore dell'Università, Giorgio Tecce, che ha raccolto le lamentele del personale dell'o¬ spedale. «Tutti questi apparecchi devono sparire», aveva detto lunedì arrivato scuro in volto al reparto del pliclinico dove si trova Fellini. Un ordine eseguito solo ieri quando la direzione sanitaria del Policlinico ha revocato i permessi concessi a fotografi e troupes televisive. Ma l'attenzione intorno a Federico Fellini non è diminuita. Da quando si è saputo del peggioramento delle condizioni del regista è tornata al Policlinico la folla dei primi giorni. Maria Corbi Le condizioni di Federico Fellini si sono ulteriormente aggravate nelle ultime ore, i medici sono pessimisti

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