Al cinema col Presidente

Ecco i film preferiti dai capi dei governo degli Stati Unit Ecco i film preferiti dai capi dei governo degli Stati Unit Al cinema col Presidente E Kennedy amava «Casablanca» NEW YORK. Un singolare servizio di «Entertainment Weekly», il settimanale americano dello spettacolo, esamina i film preferiti di undici presidenti degli Stati Uniti, da Franklin Delano Roosevelt a Bill Clinton; accostando, il più possibile, le trame delle pellicole alle carriere degli uomini politici. Veniamo così a sapere che Roosevelt era affascinato dai cortometraggi di Topolino, la star della più lunga serie di cartoni animati mai esistita, e lui, ex governatore dello Stato di New York, «fu quello che più a lungo servì la nazione americana», rileva l'articolista Chris Nashawaty. Ad Harry Truman piaceva il western «Sfida infernale» ('46), diretto da John Ford, con Henry Fonda e Victor Mature; ispirato dalla famosa battaglia dell'O.K. Corrai del 1880, che poneva fine alle ostilità tra le famiglie dei Clanton e degli Earp, «un po' come la bomba atomica che lanciò terminava la guerra tra le potenze dell'Asse e gli Alleati». «The Big Country» risulta essere il favorito di Dwight Eisenhower: un capitano torna dal Pacifico e si trova a fronteggiare un'altra lotta in famiglia. Ed Eisenhower dovette affrontare il conflitto in Corea!. Per John F. Kennedy il classico «Casablanca» ('42), con una coppia separata da circostanze tragiche, proprio come poi, purtroppo, successe a lui e Jacqueline. Lyndon Johnson amava il western «Sentieri selvaggi» ('56) di John Ford, con John Wayne ad inseguire gli indiani. Johnson, da buon texano, abituato a portare il cappello, combatteva invece i guerriglieri in Vietnam. E Richard Nixon trovò in «Patton», il megalomane generale della seconda guerra mondiale, «un personaggio che gli rassomigliava parecchio». Il ragazzo pestifero, lasciato solo a casa, che se la vede coi ladri, in «Mamma, ho perso l'aereo» appare simpatico a Gerald Ford, forse perché «arrivò in una Casa Bianca che en stata abitata da ladri». A Jimmy Carter s'accojpia il classico «Via col vento» (Ì9) di Victor Fleming, con Clan Gable e Vivien Leigh. Ambente sudista per entrambi, firn e presidente: «Carter è l'iomo del Sud che arriva a Washington dalla Georgia, ed ogn, tanto, ancora oggi, riappare h televisione, lo stesso dicaj del famoso film». Ronald Reagan preisrisce «La vita ò meravigliosa che narra la vita di un uomo ;eniale, distrutta dai fallimeli finanziari, cui sopravvive ;razie ad un angelo mandato daljbaradiso. «Nella realtà quell'itelo potrebbe essere la foglie astrologa», è l'ironico conmento. George Bush nutre da stfnpre un'enorme passione per il:inema, tanto da aver allesito il suo teatrino personale alla White House, dove si ficeva proiettare assolute antepiime, e non per niente scelse Scnwarzenegger a dirigere il sttore delle attività ginniche! push opta per «Il giorno più lingo» ('62), dal cast di tutte jtelle (John Wayne, Henry Fona, Richard Burton, Robert | Mitchum), un colosso cineiatografico di tre ore sullo sjarco alleato in Normandia, ed; sei registi, ventimila comj&rse, costato diversi milioni di ollari. Il parallelo è qui col Kuwait. E il celebre western diFred Zinnemann, «Mezzogiorni di fuoco» ('52), è scelto da Croton. Lo sceriffo Kane (Gary Cipper) è solo contro tutti, «pureClinton ha sfidato gli scettic, per soddisfare l'ambizione della sua vita». Giuseppe Balaris WESTERN PER CLINTON MEZZOGIORNO DI FUOCO IL GIORNO PIÙ' LUNGO CLINTON llg5 US LA VITA E' MERAVIGLIOSA m REAGAN PATTON, GENERALE D'ACCIAIO CASABLANCA IL GRANDE PAESE KENNEDY SFIDA INFERNALE TOPOLINO TRUMAN

Luoghi citati: Corea, Georgia, Kuwait, New York, Normandia, Stati Uniti, Vietnam, Washington