SCEGLIENDO FRA LE MOSTRE

Clic d'autore su Duchamp e soci Barboncini a spasso fra le nuvole SCEGLIENDO FRA LE MOSTRE Clic d'autore su Duchamp e soci Barboncini a spasso fra le nuvole Milano Fotografi Bauhaus Fonte d'Abisso Arte. «Bauhaus e Razionalismo nelle fotogtafie di Feininger, Grignani, Schawinsky, Veronesi» (fino al 27 novembre). Quattro artisti verini alla Bauhaus che negli Anni 20 e 30 hanno indifferentemente usato la macchina fotografica, o il pennello, per seguire le loro ricerche concettuali. Le loro opere sono spesso anticipatrici di altre ricerche visuali degli Anni 60 e 70. La mostra è costituita da 70 immagini originali d'epoca, difficilmente reperibili. Catalogo Mazzotta, a cura di: G. Scimé. Roma Mulas e l'arte Palazzo Braschi. «Ugo Mulas» (fino al 17 novembre). Nel percorso della cultura fotografica, la figura di Ugo Mulas è essenziale per comprendere il dialogo che il linguaggio fotografico ha stabilito con l'arte, entrambi volti ad un'interpretazione fantastica e critica del reale. La mostra raccoglie circa 250 fotografie, con un percorso crono- logico, che ci conduce in un «viaggio» attraverso Brera (1950 e), e poi, la Biennale di Venezia, New York e gli studi di artisti come: Duchamp, Fontana, Oldemburg, Giacometti ecc. Catalogo Motta, a cura di G. Celant. Como Totem e ombre Musei Civici, Palazzo Volpi. «Nicola Salvatore. Teatri dell'Ombra» (fino al 30 novembre). Salvatore, che da anni lavora a Como, documenta l'ultima evoluzione del suo lavoro con un'installazione che invade il più ampio degli spazi espositivi, un gruppo di opere scultoree, e una serie di grandi carte progettuali. Queste sculture sono «totem» a cui l'evidenza forte del ferro conferisce grande presenza, mentre gli oggetti esposti sopra i totem si rifugiano nell'ombra della creatività. A cura di: Flaminio Gualdoni. Verona Cotone domestico Ponte Pietra. «Vik Muniz. Equivalents» (fino al 30 novembre). Il brasiliano Muniz presenta una serie di fotografie in bianco e nero accompagnate da sculture realizzate in cotone, che evocano e rappresentano nuvole. In effetti l'artista modella col cotone e poi fotografa molti oggetti e animali familiari quali: telefoni, barboncini, uccelli, gatti, che per via di metamorfosi diventano «nuvole», ma come un fatto illusorio, come perdita della «differenza», come crollo delle attività percettive. Ischia Grosz americano Castello Aragonese. «George Grosz. Mostra antologica per il centenario» (fino al 20 novem. bre). Questa rassegna ospita 83 I opere (dipinti e disegni) di Grosz realizzate dal 1912 al 1954. Non è il Grosz più graffiante e politicizzato, ma se mai quello del periodo americano (New York) legato ai grandi illustratori americani degli Anni Trenta, e si cimenta in «paesaggi», «nature morte», e «nudi». A cura di: Paolo Levi. Genova Temi con variazioni Galleria Locus Solus. «Giulio Paolini: locus solus» (fino al giugno 1994). Questo nuovo progetto di Paolini occuperà la galleria per tutta la stagione 1993-94, e prevede diverse fasi in cui le opere si avvicenderan¬ no, e si sovrapporranno, in tempi e modi da definire. Nella prima stanza un'opera fissa si modificherà nel tempo attraverso piccole variazioni, registrando ciò che avviene nella seconda stanza, dove le opere mutano continuamente. Una pubblicazione conterrà un testo di G. Paolini e un racconto di Anna Piva. In breve BOLOGNA. A Villa delle Rose, per iniziativa del Comune e della Galleria d'Arte Moderna, fino al 14 novembre, personale di Hidetoshi Nagasawa, lo scultore nato in Manciuria e laureato a Tokyo. Espone opere in marmo, bronzo, ferro, ottone, legno, vetro, «in un proliferare come scrive Rosalba Pajano nella presentazione del catalogo - di immagini, materiali, tecniche diverse» in continuo collegamento. GENOVA. - Galleria Martini e Ronchetti. «Adriano Parisot opere dal 1945 al 1960» (fino al 30 novembre). Questo interessante artista torinese ha firmato nel 1952 il manifesto del Mac, e da allora ha portato avanti con coerenza una linea di astrazione rigorosa, ma anche lirica. MILANO - Galleria Silvano Lodi jr. «Giuseppe Spagnulo - ferri - cartoni» (fino al 30 novembre). Lo scultore Spagnulo presenta una serie di bellissime opere che rappresentano la sintesi del suo excursus artistico, che va dai «ferri» degli Anni 60/70 ai «cartoni» del 1993. Marisa Vescovo «uN«amgcngn «Visione di Ezechiele», 1989-90 una delle opere di Hidetoshi Nagasawa esposte a Bologna, e «Cerchio», 1992, di Pino Spagnulo