Veggenti ex agenti e nobildonne

Veggenti, ex agenti e nobildonne A Roma si presenta il «ped» con personaggi noti, stravaganti e insoliti Veggenti, ex agenti e nobildonne Da Falco Accame all'accusatrice di Andreotti IL PARTITO DELLA COLOMBA CROMA URIOSITA' della nuova politica: per la corsa a sindaco di Roma si candida Gabriella Pasquali Carlizzi, giovane signora romana che ha inventato un partito tutto suo. Ovvero, Partito cristiano della democrazia. Per meglio chiarire il concetto, nel simbolo del «ped» appare una colomba bianca che sembra un'immagine stilizzata dello Spirito Santo come si trova in tanta arte sacra. La signora Carlizzi non farebbe granché notizia se non avesse una storia assolutamente originale. Sostiene di essere in contatto telepatico con padre Gabriele, che da vivo era la sua guida spirituale e ora da morto le appare in sogno. E poi ha sempre tante cose da raccontare ai giudici, da Palermo a Roma, a Milano. Antonio Di Pietro, tanto per fare un nome, l'ha ascoltata a lungo. E lei ha avuto a che fare anche con gli appalti sosj ietti al- la Curia di Cefalù, dove ha inguaiato monsignor Cassisa. Qualche anno fa, peraltro, era finita in storie di brigatismo rosso, quando accusò Morucci di nascondere certe carte segrete. Ora si dà alla politica. E raccoglie una composita lista che pare avere come denominatore comune la passione per l'intrigo. Svelato o da svelare. Come altrimenti si potrebbe definire, infatti, un elenco eterogeneo di 46 candidati, dove figurano Falco Accame, Walter Bazzanella e Maria Gabriella Ruffo della Scaletta? Il primo, capolista, è un ex comandante di marina, poi deputato, che è arrivato a fare il presidente della commissione difesa. Accame è popolarissimo tra i giornalisti, perché per anni ha sfornato notizie ghiotte sul caso di Ustica e sulle deviazioni delle nostre spie. Il secondo, Bazzanella, è un ex agente segreto: ufficiale di aeronautica, per qualche anno è sta- to a palazzo Chigi ad occuparsi di segreti Nato. Poi è stato cacciato e da quel momento ha dedicato la sua vita a svelare trame. Sulla vicenda di Gladio, in particolare, si era scatenato. Aveva messo su persino una agenzia d'informazione - Punto critico - che tra il '90 e il '91 arrivava quotidianamente ai giornali piena di notizie succolente. E' finita con irruzioni di polizia, denunce e processi a carico. Ma la vera star di questa lista è Gabriella Ruffo della Scaletta. Nata a Roma, palermitana di elezione, è la testimone più scomoda a carico di Giulo Andreotti. E' lei la nobildonna che raccontò all'Espresso dei rapporti tra il senatore a vita e i cugini mafiosi Nino e Ignazio Salvo. Riferiva, la signora, che il suo convivente, il principe Giuseppe Vanni Calvello di San Vincenzo, le aveva parlato di una lunga frequentazione tra Andreotti (che nega e ha sempre negato) e i cugini Salvo. Il principe negò tutto e la storia sembrò finire lì. Ma poi il principe è finito in galera per falsa testimonianza. E i giudici palermitani dimostrano di credere alla testimonianza della Ruffo. E in questi giorni, in cui un'altra donna, la signora Donatella Di Rosa, manda in tilt l'intero stato maggiore dell'Esercito con le sue rivelazioni, c'è poco da fare ironie. [fra. gri.l Falco Accame ex presidente della commissione Difesa della Camera

Luoghi citati: Milano, Palermo, Roma, Ustica