Università di massa? Una truffa di Maria Teresa Martinengo

Lunedì s'inaugura l'anno accademico con Scalfaro: parla il rettore Dianzani Lunedì s'inaugura l'anno accademico con Scalfaro: parla il rettore Dianzani Università di massa? Una truffa «Colpa soprattutto dello Stato» All'inaugurazione dell'anno accademico - il 590° - lunedì al Teatro Regio ci sarà il Presidente della Repubblica: non accadeva dal 1955, quando venne Einaudi. Il rettore Mario Umberto Dianzani, all'inizio del suo quarto mandato, ha preparato un discorso aspro, polemico. 1 mali dell'Università nel generale malessere italiano avranno la netta prevalenza su dati e novità. «Nel Paese - spiega Dianzani questo è un momento di grave crisi politica, economica, e soprattutto morale: l'Università ne riceve le ricadute. E' un'istituzione ammalata, ma non come ha scritto Marcello Pera su La Stampa per colpa esclusiva dei docenti. Responsabile è lo Stato assistenziale che ha trasformato di colpo l'Università di élite in Università di massa senza le strutture adatte. Accettando tanti studenti noi commettiamo una truffa. Come posso dare dell'assenteista a un docente se tiene regolarmente lezioni ed esami, ma si prepara a casa perché a Palazzo Nuovo divide lo studio con altri cinque?». Veramente non soltanto Pera, ma anche Raffaele Simone, docente di Linguistica generale a Roma, in un recente volume parla di ((professori scadenti e assenteisti». In questi anni le è accaduto di rivolgersi ai magistrati per il comportamento dei docenti? «Ho sempre mandato alla procura tutti gli incartamenti relativi alle liti nelle facoltà. E' il caso recente di un concorso per ricercatore. Altri riguardano assegnazioni di spazi, contrapposizioni fra professore associato e titolare. Ma ricorro alla procura anche contro quelle università private che offrono strane lauree, o per conti in cui vi siano spiegazioni poco chiare. In totale 7-8 denunce l'anno». Ha dovuto adottare provvedimenti disciplinari? «Il personale tecnico-amministrativo non ne ha avuto bisogno. Ce ne sono alcuni, invece, che riguardano i docenti e che stanno per essere inviati alla Corte di disciplina dell'Università, nell'ambito del Cun. Di soli¬ to si tratta di comportamenti illeciti, come l'uso della stampa per interessi propri. O assenze dal servizio ingiustificate». L'Università di Torino conta 85 mila studenti, duemila professori e ricercatori. L'organico degli amministrativi è di 1500 unità sulla carta, ma di fatto è ridotto a 1300. Che cosa accadrà nei prossimi mesi? «Delle 4-5 mila cattedre tagliate dalla Finanziaria, qualche centinaio riguarda Torino. Non solo. La Finanziaria blocca ogni rapporto di lavoro al di sopra dei tre mesi: per esempio, gli affidamenti, i lettori di madrelingua. Se tutto questo non sarà modificato, l'Università diventerà ancora più inagibile. Per il perso¬ nale non docente possiamo mettere a concorso solo la metà dei posti assegnati. E comunque la Corte dei Conti ha bloccato tutto». La nuova sede di Economia può essere considerata l'inizio della rinascita? «Economia ora ha una sede bella, ma non è un successo. La inauguriamo dopo 11 anni. E la colpa non è nostra, ma della burocrazia statale. Torino ha ricevuto 200 miliardi di finanziamenti in 9 anni, più di quanto abbiano avuto altri. Ma bisogna considerare che qui nell'ultimo secolo si è costruito soltanto Palazzo Nuovo, immaginato per 2 facoltà di élite ed ora sommerso da 4 facoltà di massa con trentamila studenti. Nel '94 i quattro quinti di Agraria potranno trasferirsi a Grugliasco». L'Ateneo ha una lunga usta di attesa nel campo dell'edilizia. A che punto siamo? «Occorrono 206 miliardi per il Lingotto, dove dovrebbe andare la facoltà di Scienze. Poi c'è la questione del nuovo palazzo delle facoltà umanistiche nell'area Italgas di corso Regina. Ma il Comune è incerto se concedere all'Italgas le Basse di Stura. Ogni nuova amministrazione ricomincia da capo, è frustrante. Dal Comune riceveremo due scuole elementari dismesse, a Mirafiori: una per Scienze della Comunicazione, l'altra forse per i laboratori di Chimica». Maria Teresa Martinengo I rettore Mario Umberto Dianzani

Persone citate: Dianzani, Einaudi, Marcello Pera, Mario Umberto Dianzani, Pera, Raffaele Simone, Scalfaro

Luoghi citati: Grugliasco, Roma, Torino