La bella il generale la Patria

La bella il generale la Patria RISPONDE O.d.B. La bella il generale la Patria UN momento, alt, gentile signor Motta, comprendo il suo virtuoso furore, ma, così come stanno le cose, non si può assolutamente chiamare traditore il generale Monticone. Forse lo si potrebbe chiamare adultero, ma non ne sono sicuro dato che la signora Di Rosa dice che non c'è stato sesso tra loro. Sono in corso indagini, sul comportamento del generale e sulle accuse della signora Di Rosa, ma non siamo autorizzati a sbilanciarci troppo. Non è concesso far giustizia basandosi sulla simpatia o l'antipatia che suscitano gli attori di una vertenza. Quanto all'amor di patria di cui lei parla non lo vedo affatto nei paraggi dei contendenti. Tutto sommato, trovo abbastanza di buon gusto che, parlando di sé, il generale Monticone abbia detto: «Meglio babbeo che golpista». E abbia La bil genla P ella erale atria commentato i risultati della riesumazione dei resti di Nardi a Palma di Maiorca: «Il fatto che chi ha inventato questa storia abbia avuto una così ampia audience, con 56 milioni di italiani pronti ad ascoltarla, mi consola: significa che non sono stato così sprovveduto nel mio rapporto con quella donna...». Restiamo, dunque, in attesa di saperne di più, gentile signor Motta, ma, da parte mia, le confesso che la fulmineità dei riscontri compiuti a Palma di Maiorca mi ha piuttosto stupito rispetto ai tempi impiegati di solito anche nei casi più scottanti di Mani pulite per ottenere una utile collaborazione tra i nostri inquirenti e le autorità di un altro Paese. Come se si avesse una gran fretta, di là e di qua, di dichiarare il caso inesistente. Il procuratore della Repubblica di Firenze, Vigna, in un certo senso, ha già anticipato in parte una risposta alla mia curiosità, riferendo che da tempo i nostri 007 segnalavano che Nardi non era morto, ma ormai si sa che fiducia possiamo riporre nei nostri servizi troppo segreti. Speriamo insomma che, tragedia o farsa, questa storia non si aggiunga ai misteri nostrani. Oreste del Buono Egr. Sig. Del Buono, la notizia che il generale Monticone si sia fatto incastrare dall'amante fa riflettere sul fatto che una donna come la Di Rosa, teoricamente immorale per il suo comportamento fedifrago, ha in realtà mostrato di possedere un sentimento patrio ben maggiore di un perditempo traditore come Monticone e altri ufficiali che, invece di essere condannati, meriterebbero di essere lasciati in mano a quanti hanno avuto nelle due recenti guerre e durante la Resistenza parenti e amici caduti per salvare l'Italia... Sergio Motta, Rivalta (To)

Luoghi citati: Firenze, Italia, Maiorca, Rivalta