Massacra la famiglia «Hon veniva in Egitto»

Varazze, un immigrato uccide la moglie italiana e la figlia, poi si dà fuoco Varazze, un immigrato uccide la moglie italiana e la figlia, poi si dà fuoco Massacra la famiglia «Hon veniva in Egitto» VARAZZE. «Dai, aprimi. Oggi sono calmo, non voglio farti nulla di male, ho solo bisogno di parlarti un attimo...». Ma Hamed Mohamed Osman, 38 anni, da Porto Said ma da anni residente in Italia, ha un piano ben preciso. Da mesi minaccia la moglie, Maria Grazia Maiolo, 43 anni, la vuole uccidere assieme alla figlia Sabrina, 11 anni, se non andranno con lui in Egitto. La donna apre. Lui chiede per l'ultima volta se si è decisa a partire. Lei risponde di no. E' finita. Mohamed ha una tanica con 20 litri di benzina, nel giubbotto una mazza da muratore. Colpisce a morte la moglie, nell'ingresso. Poi va nella camera da letto. Sabrina dorme ancora. La finisce con un tremendo fendente alla testa. L'uomo trascina i corpi nel salotto, li cosparge di benzina. Si lascia cadere, anzi si avvinghia letteralmente ai corpi di moglie e figlia, e si dà fuoco. Muore in pochi istanti. Il calore fa saltare i vetri delle finestre, una densa colonna di fumo invade il ballatoio e il vicolo. Scatta l'allarme, i Vigili del fuoco spengono subito T'incendio. E sono loro a scoprire i cadaveri e la «mazza» ancora insanguinata. Dopo, è il solito rituale: carabinieri, il giudice, i vicini di casa che spiano dalle finestre semichiuse, la gente che affolla. Caso chiuso, caso archiviato. O no? Mohamed era uno «psicopatico», hanno detto i medici che l'avevano in cura da qualche tempo. Era stato ricoverato, e dimesso dopo un breve periodo. Era stato più volte denunciato per le minacce, gravi e continue, verso moglie e figlia; i giudici gli avevano tolto la patria potestà. La bambina negli ultimi tempi andava a scuola «scortata» da vigili urbani o carabinieri. Maria Grazia Maiolo, seguita dalle assistenti sociali, e separata legalmente da otto mesi, aveva l'ordine tassativo di non lasciar entrare il marito, se non alla presenza di carabinieri e vigili. Le sue minacce erano state prese sul serio. Tanto che la storia della bambina «sotto scorta» era finita sui giornali, il dramma della donna era noto a tutti. Don Raimondo, il prete che aveva aiutato la donna a trovare il piccolo alloggio di via Ciarli, nel centro storico, è cauto: «La prima diagnosi su Mohamed lo definiva "psicopatico", la seconda era diversa, meno tassativa. Quale medico aveva ragione?». Duro il maresciallo dei carabinieri: «Si è fatto il possibile, sull'egiziano gravava anche la richiesta d'espulsione, già inoltrata al ministero. Eravamo in attesa degli esiti. Ma la signora non doveva aprire quella porta. Lei era convinta di convincerlo...... La «signora» ha alle spalle una vita dura: un matrimonio fallito, l'incontro con Mohamed. Gli ultimi anni passati a lavorare per aiutare il marito da sempre in difficoltà finanziarie. A far crescere serenamente Sabrina, una bambina tutto sommato ben inserita nella vita sociale. Mohamed, soprannominato «Angelo», era un mite. Per molti anni ha fatto il cameriere negli alberghi di Varazze: poi ha iniziato a giocare d'azzardo. Ha perso tutti i soldi, aveva debiti. Si era rivolto ai giornali e chie¬ sto aiuto attraverso la trasmissione Rai «I fatti vostri». Raccontava di non riuscire a mantenere la famiglia. Era disperato. Quasi impazzito dall'umiliazione. Negli ultimi mesi aveva trovato un posto da spazzino in una ditta privata. Ma i creditori lo tallonavano. Il ritorno in Egitto è una scelta obbligata: via dall'Occidente, via dai creditori, via dai sorrisi ironici degli amici per i continui rovesci al tavolo verde. In Egitto dunque, presto, portando con sé moglie e figlia, come prevede il Corano. La disobbedienza di Maria Grazia Maiolo, che ha altri due figli già adulti, lo ha spinto al delitto. Delitto premeditato con cura: prima di uscire dalla casa dove viveva solo ha lasciato un biglietto: «Voglio che il mio corpo sia sepolto in Egitto». Sul letto una bandiera egiziana con la scritta «Allah è grande». Massimo Numa Un delitto annunciato le minacciava da tempo Aveva deciso di portarle in Africa assieme a lui I carabinieri scortavano la bambina quando usciva Aveva deciso di portarle in Africa assieme a lui I carabinieri scortavano la bambina quando usciva Maria Grazia Maiolo e a destra la figlia Sabrina uccise perché non volevano trasferirsi in Egitto L'interno bruciato della casa dove è stata consumata la tragedia. Sotto, Hamed Mohamed Osman

Persone citate: Hamed Mohamed Osman, Maria Grazia Maiolo, Massimo Numa