« Nessuna solidarietà »

« « Nessunn solidarietà » Dai colleghi degli inquisiti PALERMO. I sostituti del procuratore della Repubblica di Termini Imerese Giuseppe Prinzivalli, uno dei magistrati siciliani indagati per associazione mafiosa, sono stati interrogati a lungo ieri a Palazzo di Giustizia dall'ispettrice Diana Laudati inviata a Palermo dal ministro Conso. Tra loro, Luca Masini, 28 anni, milanese, che ha collaborato con Antonio Di Pietro e Alfonso Sabella anche lui molto giovane, agrigentino. I due in mattinata dopo averlo chiesto nei primi giorni del mese erano stati ascoltati a Roma dalla Prima commissione referente del Csm che ha avviato urgenti accertamenti sul clamoroso caso dei giudici accusati dai pentiti di essere stati morbidi con i boss. Si sa ben poco sul contenuto dell'audizione a Roma e sull'interrogatorio a Palermo. Sabella ha borbottato: «Certo non ci siamo lamentati perché Prinzivalli ci negava la chiave della stanza da bagno». I sei sostituti sono stati sentiti in un ufficio della Procura generale. Al termine essi hanno precisato di ignorare i fatti addebitati al pro- curatore e dunque di non essere in grado di manifestargli solidarietà o di negargliela. Fra loro c'è anche un discendente di Don Sturzo, Gaspare Sturzo di Caltagirone. Gli altri sono Roberto Rezzonico, umbro di Terni, la napoletana Caterina Malagoli e la perugina Cristina Provenzani. E solidarietà a Prinzivalli e agli altri quattro magistrati come lui raggiunti da avvisi di ga¬ ranzia e agli altri tre i cui nomi sono corsi in questi giorni da un capo all'altro d'Italia non è stata formalmente espressa neanche dai giudici palermitani della locale sezione dell'Anm, l'Associazione nazionale magistrati che sempre ieri hanno diffuso una nota in cui parlano di «profonda amarezza per le gravissime accuse che sono state ipotizzate nei confronti di magistrati del distretto». Nella nota si ricorda «che l'accusa di collusione con Cosa nostra è la più grave ed infamante che possa essere mossa a chi è chiamato a prestare la propria delicata funzione in una terra che ha visto cadere proprio per mano di quella organizzazione criminale troppi valorosi rappresentanti delle istituzioni, colpevoli soltanto di avere svolto sempre il proprio lavoro con serietà e determinazione». L'Anm di Palermo ha invitato i magistrati della procura di Caltanissetta a procedere sollecitamente alle indagini a qualunque costo sia in caso di responsabilità sia in caso di archiviazione delle accuse, [a. r.] I giudice Prinzivalli

Luoghi citati: Caltagirone, Caltanissetta, Italia, Palermo, Roma, Termini Imerese