Provincia, la giunta conta i suoi sostenitori di G. B.

Provincia, la giunta conta i suoi sostenitori Comincia la verifica per evitare lo scioglimento Provincia, la giunta conta i suoi sostenitori La crisi latente alla Provincia di Torino non ha toccato la seduta di ieri del Consiglio, filata liscia soltanto perché non vi è stata necessità di votare. Ma rimane una situazione difficile per il presidente Ricca, la cui giunta resiste solo perché le minoranze non sono compatte e perché tutti (salvo le poche eccezioni di verdi e lega) temono lo scioglimento anticipato e la presenza di un commissario fino a primavera. Il «tutti a casa» spaventa, anche perché renderebbe più difficile e costosa la prossima campagna elettorale. Un'iniziativa per fare chiarezza viene dalla democrazia cristiana che si è impegnata a verificare il rapporto con gli altri partner che sostengono la giunta dall'esterno o che ne fanno parte. E' previsto anche un successivo contatto con le opposizioni, ma solo dopo un summit del pentapartito. In questa fase il capogruppo de Napoli, che ha ripreso la sua funzione dopo l'autosospensione per la vicenda giudiziaria dell'ospedale di via Farinelli, affiancato dal vice Bottino e dall'assessore Bonansea, incomincerà venerdì un giro di colloqui con tutte le forze di maggioranza, quelle in giunta e quelle che l'appoggiano dall'esterno o che l'hanno appoggiata fino all'altro ieri. Si tratta di verificare se ci sono ancora tutti i 23 voli necessari, ma anche di trovare un sostituto all'assessore Cambursano che, uscito dalla de per approdare ad Alleanza democratica, ha annunciato le sue dimissioni. Proprio la sua sostituzione potrebbe far mancare il voto dell'indipendente Camusso che pretende un rimpasto globale. Intanto l'assessore Grotto, che si era autosospeso dalle deleghe a febbraio per una vicenda giudiziaria, chiede, in una lettera, di ritornare nei pieni poteri, [g. b.]

Persone citate: Bonansea, Cambursano, Camusso, Grotto

Luoghi citati: Torino